Bovegno senza confini: «Conosciuti in tutta Italia»

di Vincenzo Corbetta
Il tavolo della presidenza con gli organizzatori e i rappresentanti delle istituzioni bresciane e nazionali: il torneo di Bovegno inizierà l’8 agostoLa Coppa Della Torre e il trofeo del primo torneo di Bovegno, datato 1951
Il tavolo della presidenza con gli organizzatori e i rappresentanti delle istituzioni bresciane e nazionali: il torneo di Bovegno inizierà l’8 agostoLa Coppa Della Torre e il trofeo del primo torneo di Bovegno, datato 1951
Il tavolo della presidenza con gli organizzatori e i rappresentanti delle istituzioni bresciane e nazionali: il torneo di Bovegno inizierà l’8 agostoLa Coppa Della Torre e il trofeo del primo torneo di Bovegno, datato 1951
Il tavolo della presidenza con gli organizzatori e i rappresentanti delle istituzioni bresciane e nazionali: il torneo di Bovegno inizierà l’8 agostoLa Coppa Della Torre e il trofeo del primo torneo di Bovegno, datato 1951

Andrea Melisi difenderà la corona conquistata un anno fa all’edizione numero 56 della Coppa Ernesto e Carlo Della Torre, il celeberrimo torneo di Bovegno. E con Melisi ci sarà un altro bresciano quotato, Davide Pontoglio, 2.1 di classifica. È solo l’antipasto, gustosissimo, di quel che sarà la manifestazione in programma al Parco Pineta dall’8 al 14 agosto. Le iscrizioni si chiudono il 6: «Da Palermo a Bolzano, il nome di Bovegno è noto in tutta Italia grazie al tennis - ricorda il presidente Corrado Della Torre -. E abbiamo ricostituito il circolo nato nel 1936, diventato nel ’61 Tc Bovegno. Il primo torneo risale al 1951, la Coppa Della Torre è iniziata nel 1966. Questo paese di 2000 anime è un gioiello del tennis italiano». Il torneo nazionale open è a numero chiuso e da quest’anno il montepremi è salito a 10mila euro, che ne fanno il singolare maschile più importante del Bresciano, la seconda manifestazione tennistica dopo gli Internazionali femminili in Castello: «Bovegno è sempre stata una vetrina del tennis italiano - ricorda il presidente emerito Franco Tanghetti -. Ma non dimentichiamo il legame con il nostro territorio. Per questo alla presentazione abbiamo invitato tutti i sindaci dei Comuni dell’Alta Valle». Nell’albo d’oro c’è Corrado Aprili, ex azzurro di Coppa Davis, vincitore nel ’91. E tra il 1998 e il 2011, quando Bovegno ha ospitato il femminile, hanno trionfato campionesse che hanno giocato con buoni risultati i tornei dello Slam (Wimbledon, il Roland Garros, gli Us Open e l’Australian Open) come Gloria Pizzichini (1998), Katia Piccolini (2000) e Federica Bonsignori (2002). Nel comitato organizzatore c’è un altro re di Bovegno, Emidio Rossi, trionfatore nella seconda edizione del 1967 dopo essere stato battuto in finale da Franco Tanzi nella prima, nell’anno di grazia 1966: «Oltre al giocatore, a Bovegno ho fatto lo spettatore, l’accompagnatore, l’organizzatore, anche lo sponsor - ricorda il maestro Rossi -. Scorrendo l’elenco dei partecipanti di queste prime 55 edizioni, mi sono accorto che questo torneo è conosciuto davvero in tutta Italia. E il successo che si rinnova di anno in anno è merito della grande sensibilità degli organizzatori». Dal 2021 il trofeo è intitolato al Comune. E del circolo appena ricostituito l’Amministrazione è tra i soci fondatori: «A Bovegno abbiamo scoperto la pratica dello sport grazie al tennis - dicono il sindaco Manolo Rossini e l’assessore comunale allo sport Marco Fada -. Negli anni ’70 c’era solo il campetto dell’oratorio. Grazie a Tanghetti e a tutti coloro che danno lustro a Bovegno organizzando il torneo». Si parte lunedì 8 con il giudice arbitro Paolo Fedele e il giudice di sedia Romano Grillotti, che a 75 anni continua a dirigere con la stessa passione i tornei come Bovegno dopo aver arbitrato oltre 7.000 partite ai massimi livelli, tra cui l’epilogo del Master Atp di Hannover tra Peter Sampras e André Agassi nel 1999 e la leggendaria finale di Roma tra Roger Federer e Rafael Nadal nel 2006. Bovegno richiama chi ha fatto la storia. Soprattutto, dopo 56 anni, continua a scriverla. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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