Breno mai così bene alla sosta «E ora... Avanti»

La gioia del Breno dopo il successo nel derby col Franciacorta FOTOLIVE
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Alla sosta natalizia il Breno si presenta come mai nei suoi tre anni di Serie D. Ottavo posto in classifica con 26 punti. Lo scorso campionato dopo 18 giornate ne aveva 22. Era il 20 febbraio ed era la prima giornata di ritorno. La sosta natalizia, per variazioni di calendario legate alla pandemia, era arrivata dopo sole 9 giornate disputate, il 23 dicembre, ed il Breno aveva raccolto la miseria di 6 punti. I numeri attuali dipingono la solidità che ormai ha raggiunto la squadra di Mario Tacchinardi (che quel campionato l’aveva terminato in ottava posizione a quota 49 punti). Numeri che dicono che il Breno, dopo gli ultimi sei risultati utili consecutivi, è in linea perfetta con l’obiettivo stagionale, quello di migliorare la posizione di classifica con cui aveva chiuso lo scorso campionato. Ad una giornata dalla fine del girone di andata il bilancio tracciato da Tacchinardi parla chiaro. L’ambizione è alla base del progetto. «Penso che ci manchi qualche punto per quanto fatto e penso soprattutto a quanto possiamo ancora migliorare. Dobbiamo capire - dice il tecnico dei camuni - che non possiamo pensare di avere la gestione del pallone per 90 minuti, e quando non ce l’abbiamo dobbiamo essere bravi a interpretare la partita. Qui dobbiamo ancora lavorare e migliorare molto». In casa Breno la soddisfazione per quanto raccolto fin qui viaggia di pari passo con il perfezionamento di quanto è migliorabile, e questo è uno dei segreti della crescita costante dei granata. «Se vogliamo centrare i play-off, traguardo che significherebbe migliorarci rispetto alla passata stagione, dobbiamo lavorare sui nostri difetti - dice Tacchinardi -. Da situazioni di vantaggio siamo stati recuperati troppe volte. Dobbiamo imparare a stringere i denti. Nelle situazioni di difficoltà ma anche in questo periodo. I campi non agevolano il nostro gioco ma in primavera sarà diverso. Se saremo così bravi da rimanere attaccati al treno giusto in questa fase della stagione, sono sicuro che, con campi migliori, potremo davvero stupire». Le certezze di Mario Tacchinardi sono legate ai suoi principi di gioco ma anche e soprattutto al suo gruppo. Il Breno, nei quattro anni della sua gestione, ha imparato a cambiare pelle rapidamente. In questa stagione i granata hanno giocato con il 4-3-3, il 4-2-3-1, il 4-3-1-2 ed anche con il 4-4-2 a seconda delle caratteristiche dell’avversario che affrontavano. Nessuna crisi d’identità, nessun problema tattico. Tutti i moduli di gioco sono assimilati e svolti con naturalezza da tutti. Ed ecco qui l’altro grande ingrediente su cui il tecnico punta molto a lungo andare. Le rotazioni sono state scientifiche, tutti sono parte del progetto e coinvolti in campo. In un campionato lungo, e pieno di turni infrasettimanali, poter contare su una rosa ampia potrebbe rivelarsi fondamentale.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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