Brescia, Azerion c’è solo in caso di salvezza

di Gian Paolo Laffranchi
Sono giorni cruciali per il Brescia, alle prese con la trattativa societaria e la crisi della squadra in campionato:  i tifosi sono in attesa che la situazione si sblocchi Nicholas Galazzi e, di spalle, Stefano Moreo: il Brescia deve ripartireMassimo Cellino, 66 anni: è presidente del Brescia dal 10 agosto 2017
Sono giorni cruciali per il Brescia, alle prese con la trattativa societaria e la crisi della squadra in campionato: i tifosi sono in attesa che la situazione si sblocchi Nicholas Galazzi e, di spalle, Stefano Moreo: il Brescia deve ripartireMassimo Cellino, 66 anni: è presidente del Brescia dal 10 agosto 2017
Sono giorni cruciali per il Brescia, alle prese con la trattativa societaria e la crisi della squadra in campionato:  i tifosi sono in attesa che la situazione si sblocchi Nicholas Galazzi e, di spalle, Stefano Moreo: il Brescia deve ripartireMassimo Cellino, 66 anni: è presidente del Brescia dal 10 agosto 2017
Sono giorni cruciali per il Brescia, alle prese con la trattativa societaria e la crisi della squadra in campionato: i tifosi sono in attesa che la situazione si sblocchi Nicholas Galazzi e, di spalle, Stefano Moreo: il Brescia deve ripartireMassimo Cellino, 66 anni: è presidente del Brescia dal 10 agosto 2017

Il Brescia è in vendita e in prima fila fra i gruppi imprenditoriali interessati c’è Azerion, ma una cosa è certa: l’affare non si farà in caso di retrocessione. La salvezza non è una missione da compiere «soltanto» per questioni di campo: è condizione imprescindibile anche perché possa avvenire quel passaggio societario che il presidente Massimo Cellino auspica e che il Tribunale (che amministra la società controllante del club alla luce del maxisequestro cautelare avvenuto l’estate scorsa in ragione delle indagini condotte per reati fiscali) ha inquadrato in una procedura resa ufficiale due mesi fa. Quotato in Borsa su Euronext Amsterdam, Azerion ha manifestato il suo interesse via mail nella convinzione di poter trovare nel Brescia ciò che cerca adesso nel calcio italiano, ossia una piazza ricca di prospettive per potersi radicare in un Paese in cui già è presente da tempo. Attivo nel settore dell’intrattenimento e dei media digitali con una quindicina di diramazioni in Europa, un mese fa ha annunciato l’acquisizione del 100 per cento di AdPlay (digital transformation, media innovation, advertising e tecnologia) che ha da poco varato Veedly, una soluzione dedicata alla distribuzione di contenuti multimediali on-demand dal mondo dello sport che già collabora con diverse leghe sportive italiane: l’obiettivo di Azerion è diventare uno dei maggiori gruppi mondiali dell’intrattenimento digitale e dei media anche attraverso partnership o acquisizioni di club calcistici. Lo ha fatto investendo nel Fortuna Sittard, che milita nella Serie A olandese (l’Eredivisie), e vorrebbe farlo investendo nel Brescia, ma non è assolutamente interessato a spendere soldi per un club di Serie C. Quindi la questione da questo punto di vista è semplice: il Brescia interessa in B (e la quotazione può oscillare intorno ai 20 milioni di euro, ma rischia di scendere a furia di risultati negativi) e a patto che conservi la categoria. Un’operazione d’acquisto sarebbe vincolata alla salvezza, condizione che in caso di retrocessione farebbe saltare anche un accordo già raggiunto. I contatti ci sono e domani in casa Brescia sarà tempo di esaminare la documentazione richiesta a chi ha inviato manifestazioni d’interesse tramite posta elettronica certificata (pec) agli indirizzi pierangelo.seri@odcecbrescia.it e bresciaholding@legalmail.it. Non c’è solo Azerion sulle tracce del club biancazzurro. Negli ambienti calcistici milanesi circolano voci: il Gruppo Gabetti (intermediazione di immobili residenziali e commerciali) avrebbe sondato il terreno, si parla sempre di una possibile cordata australiana. Cellino, in attesa degli appuntamenti con le sue vicende giudiziarie (il 27 gennaio sarà una data cruciale), vive queste giornate di calciomercato sapendo di non dover indebolire la rosa: non solo perché le quotazioni del Brescia si abbasserebbero, ma anche perché il vero disastro sarebbe scivolare verso una retrocessione che ora è uno spauracchio vero, a soli 3 punti dalla zona play-out. Un club più che mai co-gestito: il Tribunale, a capo della società controllante Eleonora Immobiliare, è entrato lunedì anche in Brescia Holding con l’amministratore giudiziario Pierangelo Seri e l’avvocato Ennio Buffoli.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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