Brescia, bacchettata Cellino «Con il Bari una figura di m...»

di Michele Laffranchi
Il presidente Massimo Cellino alla festa per il compleanno dell’Official Store del Brescia: la sconfitta con il Bari brucia ancora, ma la testa è già al Cittadella ONLY CREW/Filippo VeneziaDimitri Bisoli e Alexander Jallow con un piccolo tifoso ONLY CREWIl presidente Cellino con il sindaco Emilio Del Bono ONLY CREW
Il presidente Massimo Cellino alla festa per il compleanno dell’Official Store del Brescia: la sconfitta con il Bari brucia ancora, ma la testa è già al Cittadella ONLY CREW/Filippo VeneziaDimitri Bisoli e Alexander Jallow con un piccolo tifoso ONLY CREWIl presidente Cellino con il sindaco Emilio Del Bono ONLY CREW
Il presidente Massimo Cellino alla festa per il compleanno dell’Official Store del Brescia: la sconfitta con il Bari brucia ancora, ma la testa è già al Cittadella ONLY CREW/Filippo VeneziaDimitri Bisoli e Alexander Jallow con un piccolo tifoso ONLY CREWIl presidente Cellino con il sindaco Emilio Del Bono ONLY CREW
Il presidente Massimo Cellino alla festa per il compleanno dell’Official Store del Brescia: la sconfitta con il Bari brucia ancora, ma la testa è già al Cittadella ONLY CREW/Filippo VeneziaDimitri Bisoli e Alexander Jallow con un piccolo tifoso ONLY CREWIl presidente Cellino con il sindaco Emilio Del Bono ONLY CREW

«Abbiamo fatto una figura di merda». Non usa giri di parole il presidente Massimo Cellino per commentare la disfatta del Brescia a Bari. Lo fa con tono comunque sereno, nel contesto dei festeggiamenti del primo compleanno dell’Official Store di via X Giornate 85: presenti per l’occasione Dimitri Bisoli, Andrea Cistana, Massimiliano Mangraviti, Alexander Jallow e Tom van de Looi, che si sono intrattenuti a turno con una nutrita pattuglia di tifosi nella sala al primo piano dello Store. L’affetto della gente, anche dopo il disastroso ko di Bari, non viene meno. In visita anche il sindaco Emilio Del Bono, che si intrattiene e scherza con Cellino: «Gli voglio bene - dice il presidente riguardo a Del Bono -, deve venire più spesso a vederci, quando lo fa porta bene». Parlano anche i giocatori, ma il proscenio se lo ritaglia ovviamente Cellino. «La sentivamo troppo, in primis Pep - il presidente torna sulla recente disfatta -. Clotet resta la mia scelta, perché è un allenatore innovativo, che rispetta fin troppo i giocatori e chiede tantissimo a sé stesso. Io temo più il Südtirol del Genoa, perché sono quelle squadre che non hanno niente da perdere: noi giochiamo per la bellezza del calcio, per il gusto di vincere, altri scendono in campo per non perdere. Anche i calciatori devono imparare a rispettare il loro ruolo e non rompere: la gente che gioca per sé stessa è quella che non vince nulla. In settimana si pensava più allo sciopero dei mezzi che alla partita: prima vinciamo, che poi torniamo anche a casa a piedi». C’è spazio anche per il lato bonario di Cellino: «Cosa abbiamo sbagliato? Niente - replica col sorriso -. Siamo un punto sopra la media promozione. Questa vittoria sarà la maledizione barese, gli precluderà di salire. E magari a noi porterà bene. Pep ha provato a dare un atteggiamento garibaldino alla squadra, per dare fiducia a tutti. L’allenatore è un uomo solo, deve esternare sicurezza anche quando non ce l’ha». Un pensiero anche ai tanti tifosi, accorsi ieri al Brescia Store: «Dobbiamo dar loro qualcosa, vengono da anni di sofferenza. Tutti vogliono salire in A, noi innanzitutto dobbiamo invece salvarci. Restiamo coi piedi per terra per evitare i contraccolpi». Spazio anche per qualche battuta dei protagonisti in campo, a partire da Dimitri Bisoli: «È stata una bruttissima sconfitta, che va smaltita in fretta - riflette il capitano -. Noi però siamo motivati e decisi a ripartire, come già successo dopo Frosinone. È una lezione che ci servirà per il futuro». Andrea Cistana scalpita per tornare a dare una mano al gruppo: «La voglia di rientrare in campo mi spinge a lavorare per il recupero - promette il centrale difensivo -. Già a Frosinone rosicavo per la febbre, figuratevi star fuori due mesi per una ginocchiata. Col Cittadella a me è sempre andata male: speriamo che senza di me le cose girino bene per una volta». Sconfitta alle spalle e fiducia dei tifosi che non viene meno: il Brescia volta pagina e punta all’immediato riscatto. Sabato arriva il Cittadella: obiettivo ripartire con i 3 punti.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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