serie b

Brescia e il dietrofront, Aglietti è già al capolinea: al via la gestione Clotet 3.0

di Alessandro Maffessoli
L'ex tecnico di Chievo e Verona esonerato dopo due gare e un solo punto. Il catalano dirigerà oggi pomeriggio la prima seduta di allenamento Domenica al Rigamonti il nuovo esordio contro la capolista Frosinone
Pep Clotet, 45 anni:  il tecnico catalano riprende la guida dei biancazzurri
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Un dietrofront per guardare avanti. Potrebbe sembrare un paradosso, ma in realtà non lo è. Soprattutto conoscendo Massimo Cellino, abituato a questi colpi di scena. Nessun fulmine a ciel sereno, dunque. Nemmeno dopo due sole partite. Alfredo Aglietti non è più l’allenatore del Brescia: al suo posto torna in panchina Pep Clotet. Esce di scena il tecnico meno longevo della storia celliniana a tinte biancazzurre, sostituito dal catalano. Il più richiamato dal presidente Cellino, che per la terza volta gli affida la guida della squadra.

Aglietti esonerato dopo due giornate e un interregno durato solamente 26 giorni

Sei in meno rispetto a Luigi Delneri, investito dei gradi di condottiero il 4 settembre 2020 e poi mandato via il 6 ottobre. Identico lo score: un punto in due partite per entrambi. La nomina di Aglietti come allenatore del Brescia risale allo scorso 21 dicembre, dopo un lunghissimo conclave nella sede di via Solferino. Pochi giorni più tardi è già ora di debuttare, nel lunch-match di Santo Stefano contro il Palermo.

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Finisce 1-1, risultato maturato in avvio di ripresa in seguito al botta e risposta firmato da Galazzi e Segre. Poi il rompete le righe, la settimana di vacanze e il ritorno in campo, a Torbole Casaglia, il 2 gennaio. Un attacco influenzale blocca Aglietti per qualche giorno, poi il tecnico riprende il suo posto. Fino alla trasferta di domenica a Bolzano contro il Südtirol. «Questa è la mia prima partita» le dichiarazioni della vigilia dell’ex Chievo e Verona. Senza sapere che sarà - a oggi - anche l’ultima.

Il cambio di passo annunciato e sperato non si vede e il Brescia cede di fronte alla freschezza e al dinamismo della matricola di Pierpaolo Bisoli. Bastano un paio di errori individuali ravvicinati e un solo gol: i biancazzurri faticano a reagire (eccezion fatta per la traversa colpita da Ndoj a pochi secondi dallo scadere) ed escono sconfitti. Troppo poco. Da qui la decisione che porta verso il cambiamento. Il bilancio? Un punto in due gare.

La cosa più grave è da ricercarsi nell’atteggiamento a tratti rinunciatario

Quello che in un campionato di Serie B - soprattutto in quello attuale - non perdona. Nessuna bacchetta magica. Ora la palla torna nuovamente a Pep Clotet, tecnico chiamato nuovamente a far rinascere il gruppo biancazzurro. Dopo averlo risollevato con una super rimonta tra il marzo e il maggio 2020: dallo spettro dei play-out, toccato con mano e confermato dalla classifica di allora, fino alla qualificazione ai play-off. Il resto è storia più recente. Il mancato rinnovo con il Brescia spalanca le porte della Spal a Clotet.

Ma l’avventura si chiude con un esonero. Poi la nuova chiamata di Cellino, nella scorsa estate, per ripartire dopo che il tandem Inzaghi-Corini (a sua volta protagonista in tre step sulla panchina biancazzurra) non era riuscito a condurre il Brescia in Serie A. Oggi pomeriggio Pep Clotet sarà a Torbole Casaglia per dirigere il primo allenamento in vista della gara in programma domenica al Rigamonti contro la capolista Frosinone. Insieme a lui ci saranno il fedele vice Daniele Gastaldello e il preparatore atletico Salvatore Sciuto. Un nuovo scossone per una squadra alla ricerca di stimoli.

La classifica piange, il trend è negativo: una vittoria (ottenuta da Clotet contro la sua ex Spal), 7 pareggi e 6 sconfitte nelle ultime 14 gare. Tradotto: 10 punti. I play-out sono a tre lunghezze Serve un cambio di passo. Con Pep III al timone.•. 

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