calcio serie b

Brescia, l'avversario più pericoloso è Pirlo

di Vincenzo Corbetta
L'allenatore della Samp, nato a Flero, all'andata era in tribuna per squalifica. Sabato punta alla rivincita del ko a Mompiano
All’andata L’espressione sconsolata di Andrea Pirlo in tribuna a Brescia dopo il ko della sua Samp
All’andata L’espressione sconsolata di Andrea Pirlo in tribuna a Brescia dopo il ko della sua Samp
All’andata L’espressione sconsolata di Andrea Pirlo in tribuna a Brescia dopo il ko della sua Samp
All’andata L’espressione sconsolata di Andrea Pirlo in tribuna a Brescia dopo il ko della sua Samp

 A Genova assicurano che Andrea Pirlo senta non poco la partita contro la squadra in cui è cresciuto. E gli stessi avvertono il Brescia che bisogna guardarsi prima di tutto da lui, da cosa potrà inventare dalla panchina in una situazione di totale emergenza per la sua Sampdoria.

Il senso di rivincita


Pesa poco, per non dire nulla, la voglia di rivincita del grande ex, che all’andata non ebbe la possibilità di guidare la sua squadra da bordocampo: era squalificato, al suo posto a guidare il vice Roberto Baronio. Tra un bresciano di Flero e un bassaiolo di Verolanuova a vincere fu il... trentino gardesano, Rolando Maran, da anni stabilitosi sulla sponda bresciana del lago e al primo successo della sua avventura-bis in biancazzurro (3-1) dopo i pareggi esterni per 1-1 contro Pisa e Südtirol. Non ci fu storia: Jallow al 10’, Borrelli al 34’, Bjarnason al 41’ del primo tempo e tutto finito.

La rete blucerchiata di Giordano nel finale servì solo per non bagnare il ritorno di Maran a Mompiano con lo stesso punteggio dell’ultima, datata 4 marzo 2006, il 3-0 al Pescara che lo portò a un clamoroso licenziamento. Pirlo è abituato a guardare avanti. Alle spalle dà un’occhiata solo alla classifica, che vede la sua Samp non a distanza di sicurezza dalla zona calda. Non può fare altrimenti. Di punti ne ha 27 anche sul campo ne ha conquistati 29: 2 sono stati tolti per il mancato versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps per il trimestre gennaio-marzo 2023. Dietro ai blucerchiati ci sono Ternana, Ascoli e Spezia (22), Feralpisalò (21), vincitrice dello scontro a Genova il 23 dicembre (3-2), e Lecco (20), che da questa settimana si è affidato ad Alfredo Aglietti, la scorsa stagione alla guida del Brescia per 2 giornate.

Una serie negativa


Lo scontro con il Brescia diventa vitale per la Samp e per Pirlo, che ha vinto solo una delle ultime 7 partite (a Cittadella, 2-1). L’infermeria è affollatissima, la lista degli assenti chilometrica: i difensori Conti e Ferrari, i centrocampisti Ricci e Vieira, gli attaccanti Borini, Ntanda e soprattutto Sebastiano Esposito, bresciano d’adozione cresciuto al San Filippo, l’ultimo della serie come Murru. In più il mancino Giordano è squalificato. La Sampdoria spera di recuperare il centrocampista catalano Yepes e il pariruolo belga Ntanda, rientrati in gruppo.

L’esperienza insegna


Pirlo da allenatore ha vinto una Supercoppa e una Coppa Italia nella stagione alla Juventus (2020-21), non ha fatto faville in Turchia con il Faith Karagümrük (33 panchine con vittorie, pareggi e sconfitte equamente distrubuite e la rescissione prima della conclusione) e non le sta facendo nemmeno alla Sampdoria, che dopo la retrocessione in B è ripartita con una nuova proprietà ma che non ha risolto i suoi problemi. Il Brescia, che pure al completo non è, dovrà cercare di approfittarne per mettersi definitivamente al riparo da qualsiasi ombra del recente passato. Ma occhio a Pirlo, l’avversario più pericoloso.

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