Serie B

Brescia, la strada è tracciata Ma non restino nodi irrisolti

di Vincenzo Corbetta
Maran ha ridato fiducia e identità alla squadra. Il caso Cistana rischia di minare la serenità se non viene risolto subito
Rolando Maran
Rolando Maran
Rolando Maran
Rolando Maran

La strada è tracciata. Chiamando Rolando Maran al capezzale del Brescia, malridotto da 5 sconfitte consecutive e da una crisi di fiducia e identità che si trascinava dalla scorsa stagione, il presidente Massimo Cellino ha affidato la squadra nelle migliori mani possibili. In pochi giorni, sfruttando l'ultima sosta per le Nazionali a novembre, l'allenatore ha trasformato la voglia matta di tornare in biancazzurro, dopo l'esperienza del 2005-2006, in energia da trasmettere al gruppo. Obiettivo centrato e si è visto anche martedì contro la capolista Parma. Pur perdendo il Brescia ha mostrato il piglio di chi c'è, si vuole battere, andare oltre i limiti, avere una presenza che, pur in condizioni di inferiorità tecnica, non significa limitarsi al ruolo dei comprimari.

La soluzione dei problemi

Al di là dei numeri (7 partite, 12 punti), Maran ha dato una soluzione ai problemi della squadra, tattici e caratteriali. La difesa non è più in balìa di ogni spiffero, la produttività offensiva è aumentata, anche chi parte dalla panchina spesso incide, si sente coinvolto. Non c'è mai nulla di casuale nei risultati del Brescia, anche quando aiutati dalla buona sorte, come a Catanzaro l'errore del portiere calabrese Fulignati per il gol-vittoria di Bianchi al 91'.Dopo l'allenamento di ieri mattina, mercoledì 27 dicembre,  a Torbole Casaglia, l'ultimo del 2023, l'allenatore ha lasciato liberi i giocatori. La ripresa è fissata per il 4 gennaio in vista della prima sfida di ritorno, contro il Modena 8° in classifica e con 3 punti in più dei biancazzurri. Un colpaccio in Emilia significherebbe entrare in zona play-off.

Cistana

Allo stesso tempo il 2024 porterà l'inizio del mercato invernale, che dovrà sciogliere alcuni nodi per puntellare la rosa ma soprattutto per il caso che tiene tutti sulle spine. Il rinnovo di Andrea Cistana, che sta giocando con il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, è lontano. Il difensore giocherebbe a vita in biancazzurro ma il suo amore per la maglia, testimoniato dal comportamento nel finale dello scorso campionato (pur letteralmente con una gamba sola, giocò con le infiltrazioni), non gli fa perdere di vista la realtà con la richiesta legittima di un contratto congruo. Finora gli incontri tra le parti si sono chiusi con la fumata nera.

Il segnale della società

Cellino ha degradato Cistana, togliendogli il ruolo di vice capitano. E anche sabato, nonostante l'assenza di Bisoli e Mangraviti, capitano e vice, il difensore nato a Porta Cremona e cresciuto nelle giovanili biancazzurre non è stato minimamente preso in considerazione: la fascia è finita sul braccio di Andrenacci, il grado di vice a Papetti che insieme non fanno le presenze di Cistana: 116 in tutto per il portiere (45) e il difensore (71) contro le 139 di Cistana. Che, prima della partita, si è avvicinato ad Andrenacci incoraggiandolo: segnale di un professionista che pensa al bene del gruppo in primis. Ma nell'ultima gara il rendimento non è stato il solito: una coincidenza?Il rebus va risolto alla svelta, per il bene di tutti: del giocatore e del Brescia. Il lavoro di Maran può portare lontano. La strada è tracciata.

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