Brescia, numeri da incubo Salvezza? Serve un’impresa

di Alessandro Maffessoli
La stagione del Brescia ha sin qui regalato poche soddisfazioni:  i biancazzurri non vincono  da 16 gare, durante le quali hanno raccolto solo 5 puntiSono 44 i gol incassati dai biancazzurri in campionato: 14 le sconfitte subite
La stagione del Brescia ha sin qui regalato poche soddisfazioni: i biancazzurri non vincono da 16 gare, durante le quali hanno raccolto solo 5 puntiSono 44 i gol incassati dai biancazzurri in campionato: 14 le sconfitte subite
La stagione del Brescia ha sin qui regalato poche soddisfazioni:  i biancazzurri non vincono  da 16 gare, durante le quali hanno raccolto solo 5 puntiSono 44 i gol incassati dai biancazzurri in campionato: 14 le sconfitte subite
La stagione del Brescia ha sin qui regalato poche soddisfazioni: i biancazzurri non vincono da 16 gare, durante le quali hanno raccolto solo 5 puntiSono 44 i gol incassati dai biancazzurri in campionato: 14 le sconfitte subite

Otto mosse per provare a salvare una stagione a dir poco complicata. In casa Brescia la rimonta per confermare la Serie B ripartirà sabato 1 aprile, dopo la sosta per le nazionali, dall’insidiosa trasferta di Ascoli. Uno snodo cruciale, determinante. Un appuntamento legato a un unico risultato per i biancazzurri di Daniele Gastaldello: la vittoria. Più facile a dirsi che a farsi, considerando la situazione. In aggiunta ai numeri, specchio fedele dell’andamento di ogni squadra. Il mese di marzo si era aperto con speranze rinnovate. Merito soprattutto dei tre pareggi consecutivi rimediati tra Cittadella, Cagliari e Venezia. Un breve filotto durante il quale il Brescia era riuscito a sbloccare una classifica ferma da 7 gare consecutive, e riprendere la via del gol. In crescita anche le prestazioni. Piccole certezze ritrovate e subito spazzate via dall’uragano-Genoa, formazione di altra categoria e contro la quale era prevedibile uno stop. Il 3-0 finale appare troppo netto per come la squadra aveva interpretato la gara, ma al tempo stesso mette in evidenza tanti limiti sui quali Gastaldello e i suoi ragazzi dovranno lavorare. In più c’è da far fronte su un aspetto psicologico non di poco conto, acuito anche dai risultati provenienti dagli altri campi. Le vittorie esterne di Perugia, Venezia e Cosenza spingono i biancazzurri ancora più indietro, allungando il gap da recuperare sia in termini di salvezza diretta (ora a -5) che di play-out (-4). A queste si aggiunge la Ternana, vittoriosa sul Bari, prossima avversaria della Spal e attesa a Pasquetta a Mompiano. Il problema principale dei biancazzurri si chiama gol. Con 23 reti il Brescia ha l’attacco meno prolifico della B (insieme al Benevento), mentre nelle ultime 16 gare - striscia record senza vittorie (nella disastrata Serie A 1994/95 il Brescia si era fermato a 15 ko consecutivi). Una serie durante la quale il gol è arrivato in sole 5 occasioni. Cinque come le reti di Ayé, il capocannoniere della squadra, eguagliato in soli 35’ da un Haaland formato Champions giusto per fare paragoni scomodi. Sei sono le vittorie ottenute in campionato, 5 delle quali nelle prime 6 giornate: è il dato più basso insieme a Benevento e Spal. Con estensi, Modena, Cosenza e Perugia i biancazzurri condividono anche il primato di sconfitte: 14 in 30 gare. E la difesa? Le 44 reti incassate fanno della retroguardia bresciana la seconda più battuta della categoria (peggio ha fatto solo il Cosenza con 47). Cifre impietose da provare a cambiare. Il tempo stringe, ma ancora c’è. Per non avere rimpianti serve un’autentica sterzata.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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