Clotet, il valorizzatore con le idee chiare

Pep Clotet, 45 anni: è alla seconda esperienza sulla panchina del Brescia dopo le 18 partite del campionato cadetto 2020-2021
Pep Clotet, 45 anni: è alla seconda esperienza sulla panchina del Brescia dopo le 18 partite del campionato cadetto 2020-2021
Pep Clotet, 45 anni: è alla seconda esperienza sulla panchina del Brescia dopo le 18 partite del campionato cadetto 2020-2021
Pep Clotet, 45 anni: è alla seconda esperienza sulla panchina del Brescia dopo le 18 partite del campionato cadetto 2020-2021

Pep Clotet può essere definito senza ombra di dubbio un valorizzatore dalle idee chiare. Partiamo dalle idee chiare. Chi ha visto il Brescia a Pisa, sabato nel turno inaugurale di Coppa Italia, non ha potuto non ammirare la qualità della manovra biancazzurra: scambi mai banali, movimenti mai casuali, centrocampisti e attaccanti sempre in grado di dare e di ricevere il pallone nelle migliori condizioni, occasioni che fioccano copiose, molto più numerose delle 4 sfruttate. Ma non solo: il pressing è altissimo, la voglia di riconquistare il pallone enorme. L’unico neo: quando non riesce la ripresa rapida della sfera, la difesa del Brescia è esposta alle folate altrui. Un aspetto su cui Clotet sa benissimo di dover lavorare ma che non la fa derogare dai suoi principi: «Io non speculo, speculare fa male al calcio - le sue parole -. Preparatevi a un calcio di rischio, sarà importante la resilienza, è bene che lo si sappia». A parte la schiettezza di esporre la propria idea di gioco senza possibilità di fraintendimenti, l’uomo Clotet fa dell’onestà intellettuale uno dei tratti del suo carattere. Nella prima esperienza bresciana non lo si era conosciuto a fondo per via della pandemia, che impediva qualsiasi contatto. Dalle prime conferenze stampa della stagione, si ricava l’impressione netta di un uomo che sa quel che vuole e soprattutto come ottenerlo dai ragazzi. A Pisa, per esempio, in campo c’erano 11 giocatori già in rosa nella passata stagione, a parte Andrenacci arrivato a gennaio e Ndoj, che nel mercato invernale è andato in prestito al Cosenza di Pierpaolo Bisoli. Ebbene, quella stessa squadra che l’anno scorso, con Inzaghi, denunciava una preoccupante mancanza di gioco (che alla lunga ha infranto il sogno della promozione diretta), a Pisa è stata una macchina dal motore rombante, pur ancora con qualche difettuccio (la difesa scoperta). Ma dal punto di vista fisico, il Brescia è sembrato a buonissimo punto, considerati i carichi di lavoro della preparazione, il caldo. Un conforto non da poco in vista del debutto in campionato di domenica contro il Sud Tirol, a Mompiano. In più giocatori più volte discussi come Ayé, Ndoj e van de Looi con il tecnico catalano danno il meglio: un vero valorizzatore. Presto per illudersi, ma Clotet finora ha fatto solo cose belle per il Brescia come dimostrano i numeri: 11 vittorie e 4 sole sconfitte in 19 gare. Non ha l’obbligo della promozione diretta ma può far divertire i bresciani. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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