Consoli in campo «Ma servono regole univoche»

di Biancamaria Messineo
Simone Tiberti: ha 41 anni
Simone Tiberti: ha 41 anni
Simone Tiberti: ha 41 anni
Simone Tiberti: ha 41 anni

Scenderà in campo in solitaria il Gruppo Consoli McDonald’s Brescia. Almeno, per quanto riguarda le gare di Lega. Nonostante attorno il ciclone Covid stia cancellando non poche partite di svariate discipline di squadra, falciando senza pietà i campionati e le altre manifestazioni, come la Coppa Italia femminile. La Banca Valsabbina Millenium avrebbe dovuto giocare ieri, al PalaEur di Roma, la finale contro il San Giovanni in Marignano che però, a causa di 7 positività all’interno del gruppo squadra, ha chiesto e ottenuto il rinvio della partita. Ma anche in campionato le leonesse saranno ferme: la gara di A2 femminile in programma domenica contro il Sant’Elia non si disputerà, sempre a causa di alcuni contagi - almeno 4 - nella formazione avversaria. L’Atlantide sarà così l’unica squadra a tenere alta la bandiera di Brescia non solo nella pallavolo ma in tutti gli sport. Sempre domenica, al Pala San Filippo, aprirà le porte alle 18 all’ostico Motta di Livenza per il campionato di A2 maschile. Anche qui, però, tra i venti poderosi del Coronavirus: perché, sulle 6 gare in programma per la seconda giornata di ritorno, se ne disputeranno solo 3. Oltre a quella di Brescia, infatti, si giocheranno Cantù-Ortona e Mondovì-Lagonegro. Rimandati, invece, i match Castellana Grotte-Cuneo, Siena-Reggio Emilia e Porto Viro-Santa Croce. Il virus ha già toccato l’Atlantide poco prima di Natale, privandola di due bande, Andrea Galliani e Tiziano Mazzone, che ancora, tra un tampone e una visita, non sono ancora riusciti a rientrare in allenamento. Con la conseguenza che l’Atlantide ha potuto continuare a giocare – la squadra si deve fermare quando ci sono più di 3 contagiati -, ma senza alcuni dei giocatori fondamentali, se si conta che, nello stesso periodo, lo schiacciatore Alberto Cisolla è rimasto fermo a causa di un problema alla caviglia. «Paradossalmente sarebbe stato meglio non avere nessun positivo oppure il numero di casi che impediscono di scendere in campo - afferma il capitano dell’Atlantide Simone Tiberti -, perché alla fine ci stiamo allenando in meno persone e giocare le partite senza la formazione titolare è uno svantaggio». Che non si manifesta quando si gioca contro squadre nella stessa condizione, ma che diventa invece evidente quando gli avversari possono disporre di tutte le loro pedine: «Alla fine contro un decimato Cantù siamo riusciti a imporci - ricorda l’esperto palleggiatore del Gruppo Consoli -, ma contro Ortona, ultima in classifica, abbiamo subito». E la conseguenza di questa eemergenza senza fine è evidente: «Continuando a giocare in questa situazione il campionato diventa falsato - dice Tiberti - sia per i singoli incontri e, dunque, per la classifica. La buona notizia, per noi, è comunque che a livello di squadra siamo controllati e attenti». Per quanto riguarda la proposta di molti sullo stop al campionato nel tentativo di ridurre il numero di positivi, Tiberti commenta: «Chi dice che i positivi non possano venire fuori anche in un momento successivo? Su questo argomento non saprei esprimermi, ma di una cosa sono certo – conclude il pallegiatore dell’Atlantide – : servono regole chiare, che tutti possano seguire, con certezza e in maniera univoca». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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