E adesso non resta che andare in Serie A

Non resta che la Serie A. È il naturale sbocco dell’estate finalmente normale del Brescia. Di completo relax è stato il giorno finale delle trattative: niente cuore in gola aspettando colpi vitali per la consistenza della rosa e il destino della stagione. No, stavolta il presidente Cellino non ha aspettato gli ultimi minuti. Ha concentrato i colpi nella prima metà di agosto, cancellando le preoccupazioni - anche nostre - per una campagna acquisti che, per tutto il ritiro a Darfo, aveva lasciato la rosa come era in maggio, ma priva di Jagiello e Bjarnason, 12 gol equamente divisi. Il polacco è tornato e ha pure già segnato: suo il gol che dato il via alla cinquina con il Cosenza; l’islandese è andato in Turchia, nell’Adana Demirsport insieme a Balotelli: ora come ora non ci sono rimpianti. La rosa ha cambi e ricambi per ogni ruolo: 3 portieri (Joronen, Linner, Perilli); 2 terzini destri (Mateju, Karacic) e mancini (Pajac e Capoferri); 4 centrali (Cistana, Mangraviti, Chancellor e Papetti) per 2 posti: e questa è la difesa. Continuando: 2 registi (van de Looi, Labojko) e mezzeali in quantità (Bertagnoli e Leris, più Bisoli, Ndoj e Cavion, ancora infortunati) per il centrocampo. E in attacco, se Inzaghi manterrà l’attuale modulo (il 4-3-2-1), la batteria dei trequartisti annovera Jagiello, Tramoni, Spalkek, Olzer e Andreoli; le punte sono Bajic, Moreo, Ayé e Palacio. Ecco, l’unica incognita è l’abbondanza: una trentina i giocatori. La campagna acquisti dell’estate 2021 è iniziata bene con la scelta dell’allenatore. Solo una figura come Inzaghi poteva far svanire all’istante l’ombra di Clotet, tecnico da 2 punti di media. Sarà per la storia che si porta dietro da immenso bomber, per la passione e per ciò che trasmette non solo ai giocatori, ma Inzaghi è un valore aggiunto. Alla fine si torna dove si ferma l’ultimo barile. Zitto zitto, Cellino ha smantellato il gruppo della promozione 2018-19, che ha fatto la storia e al quale Brescia sarà grata. Ma con questo mercato non solo si è abbassato il monte ingaggi (con giovamento del bilancio), ma è stata rafforzata la squadra. Il presidente ha fatto quasi tutto ciò che doveva. Non gli resta che favorire l’ambiente ideale per andare in A dando serenità e motivazioni. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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