Calcio serie b

Gastaldello appeso a un filo: la panchina del Brescia vacilla dopo il quarto ko di fila

di Vincenzo Corbetta
In pubblico il presidente non manca di far sentire la fiducia al suo allenatore, in privato però si sente parlare di appunti, di insoddisfazione per la gestione delle singole partite
E adesso? Daniele Gastaldello in tribuna al «Renzo Barbera»: la panchina si fa sempre più traballante dopo la quarta sconfitta consecutiva
E adesso? Daniele Gastaldello in tribuna al «Renzo Barbera»: la panchina si fa sempre più traballante dopo la quarta sconfitta consecutiva
E adesso? Daniele Gastaldello in tribuna al «Renzo Barbera»: la panchina si fa sempre più traballante dopo la quarta sconfitta consecutiva
E adesso? Daniele Gastaldello in tribuna al «Renzo Barbera»: la panchina si fa sempre più traballante dopo la quarta sconfitta consecutiva

Adesso Daniele Gastaldello è davvero appeso a un filo. La sua panchina traballa eccome dopo la quarta sconfitta consecutiva. Ma a recidere quel filo può essere solo e soltanto Massimo Cellino, il presidente, il quale non più tardi di 2 settimane, alla presentazione dello sponsor principale Dac, alla domanda se l’allenatore fosse in discussione in caso di ripetute sconfitte, rispose che «se perdiamo le prossime 3 partite, in discussione ci sono io e non Gastaldello». In pubblico il presidente non manca di far sentire la fiducia al suo allenatore, in privato però si sente parlare di appunti, di insoddisfazione per la gestione delle singole partite. Ieri sera Gastaldello non era in panchina per squalifica. E quel luogo così innaturale, la tribuna stampa, gli deve essere sembrato una piastra rovente. Chi era vicino a Gastaldello assicura di averlo sentito prendersela per qualche errore difensivo e, nel finale, per qualche scelta in attacco non propriamente giusta. Cose normali di un allenatore che sta perdendo la partita.

E domenica è già derby

Se ci si mette nei panni di Gastaldello, si può capire la sua reazione. Certo è che, adesso, la sua conferma è appesa a un filo. A favore dell’attuale titolare della panchina biancazzurra gioca il fatto che domenica si torna già in campo.

La squadra, infatti, lascerà Palermo solo questa mattina e oggi pomeriggio riprenderà la preparazione al centro sportivo di Torbole Casaglia. Il derby con la Cremonese al Rigamonti incombe e contro un’avversaria reduce da 3 vittorie consecutive fra campionato e Coppa Italia, guidata peraltro da un bresciano (Giovanni Stroppa, residente a Castegnato), bisogna davvero che qualcosa cambi per non precipitare nel gorgo, per non rivedere definitivamente i fantasmi della stagione passata. Inoltre, dopo la gara di domenica, c’è la sosta per le Nazionali. E l’eventuale nuovo tecnico avrebbe 2 settimane di tempo per conoscere la squadra, per preparare la trasferta di Pisa di sabato 25. Ma se Cellino decidesse che l’era di Gastaldello è al capolinea, il nome che sembra in pole position per la sostituzione è quello di Luca D’Angelo, che ripartirebbe proprio dalla squadra e dallo stadio che lo hanno visto artefice di una promozione dalla C alla B e di ottimi campionati cadetti, il migliore 2 anni fa quando D’Angelo portò il Pisa a un passo dal grande ritorno in Serie A, perso all’Arena Garibaldi nei supplementari della finale di ritorno dei play-off contro il Monza di Stroppa.

D’Angelo, va detto subito, è un pragmatico. Non è un allenatore che manda in visibilio gli esteti ma ha una buona media punti e forse Cellino pensa che in questo momento il Brescia abbia bisogno di una guida di questo tipo. Diverso è il profilo di Roberto Venturato, altro papabile per l’eventuale dopo-Gastaldello, artefice dell’epopea del Cittadella in B ma reduce però da una non fortunata parentesi con la Spal. Altri nomi in lizza: Massimo Oddo, retrocesso con la Spal; Fabio Liverani, che ha portato il Lecce dalla C alla A in 2 anni.

La grande attesa


Anche questa notte avrà portato consiglio a Massimo Cellino, sostenitore come nessuno di Gastaldello, chiamato in panchina a fine febbraio dopo gli interregni di Aglietti (2 partite), del Clotet-ter (3) e di Possanzini (2). Il suo inseguimento alla salvezza si è interrotto ai play-out, nella disgraziata notte del 1° giugno, e non solo per il verdetto negativo del campo. La conferma era arrivata in estate, dopo che Cellino aveva tentato invano di ingaggiare Silvio Baldini, che al presidente biancazzurro aveva opposto un secco no. Il Brescia si è inceppato dopo un buon inizio (3 vittorie e 4 pareggi nelle prime 7 partite) e Gastaldello sta cercando di trovare le soluzioni per uscirne. Probabilmente gli resterà il derby con la Cremonese. Sarebbe una conferma presa per i capelli. Basta che non siano capelli... D’Angelo. 

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