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Gastaldello: "La Feralpisalò merita rispetto: in B nessuna partita è scontata"

di Vincenzo Corbetta
Imbattuto dopo le prime 5 giornate, ha iniziato a lavorare sulla rosa al completo in netto ritardo rispetto alle rivali per il caso-Reggina: un avvio positivo nonostante le difficoltà e un mercato last-minute
Daniele Gastaldello
Daniele Gastaldello
Daniele Gastaldello
Daniele Gastaldello

La prima domanda all’allenatore del Brescia Daniele Gastaldello viene automatica.

Gastaldello, Brescia-Feralpisalò per lei è un derby?

Si confrontano 2 squadre della stessa provincia. Quindi, direi di sì.

Da Zambelli a Marco Rossi fino a Caracciolo, tutti d’accordo: è il Brescia ad avere tutto da perdere.

Questo campionato è bello perché nessuna partita ha l’esito scontato.

In cosa deve progredire il Brescia?

Nell’assimilare il nuovo modulo, certe dinamiche e non lo abbiamo ancora fatto del tutto. Ho svolto molte sedute a video proprio per questo. Nel calcio le cose non possono cambiare da una settimana all’altra. Per fortuna ne facciamo tante giuste.

Ad esempio?

Siamo compatti, difendiamo tutti insieme. Però non è ancora la squadra che voglio.

Cosa non ha funzionato nel 1° tempo con l’Ascoli?

Eravamo troppo lunghi. Per fortuna siamo stati bravi nei duelli, così non abbiamo rischiato tanto. Voglio una squadra più corta, tra gli attaccanti e i difensori non ci possono stare 70 metri. E giocando più corti riusciamo a essere più aggressivi, a recuperare un maggior numero di palloni e una volta recuperati più palloni, avere il possesso noi per fare più male agli avversari.

Un giudizio sulla Feralpisalò?

Ha preso giocatori di valore per la Serie B. Finora non ha raccolto risultati, ma dobbiamo impedire che quella contro di noi diventi la partita della svolta. La Feralpisalò accetta di giocare a viso aperto. In campo aperto può metterti in difficoltà. Una squadra organizzata, da rispettare.

L’ex ct Prandelli è rimasto impressionato da Bianchi. Un giocatore trasformato?

Bianchi non deve accontentarsi ma migliorare giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. Con lui sono più martellante di quando marcavo gli attaccanti, a volte anche con cattiveria ma lo faccio per il suo bene. Nel calcio d’oggi non bastano le qualità tecniche. Bisogna sacrificarsi, stare bene fisicamente, reggere la partita intera. Ricordate l’anno scorso? Faceva fatica a finire una gara, adesso sta meglio alla fine che all’inizio. Un esempio.

Non è l’unico.

Cistana può ambire ad altissimi livelli, non deve accontentarsi di quel che sta facendo in questo momento. Se Cistana, Bianchi, Fogliata, Papetti alzano il livello, possiamo crescere. È il segreto del calcio: alzare il livello di ogni singolo giocatore per accrescere quello della squadra.

La squadra sembra in buonissime condizioni fisiche. I finali di gara sono spesso in crescendo.

Avete notato che sabato contro l’Ascoli al 90’ non c’era nessuno dei nostri giocatori con i crampi? L’obiettivo è chiaro: portare tutta la squadra a un ottimo livello.

Quanto tempo pensa le occorra?

Il meno possibile.

Olzer a supporto di 2 punte? Possibile?

Ci può stare. Dipende dalla partita, dal momento, dall’avversario. Stiamo ancora cercando la giusta quadratura, con questo modulo abbiamo le caratteristiche adatte per giocare con un trequartista e 2 punte. Sugli esterni abbiamo giocatori di qualità e che possono dare molto di più. E dietro abbiamo di nuovo Jallow e Huard. Quest’ultimo, contro l’Ascoli, quando è entrato ci ha dato una grossa mano. Sono felice di aver recuperato praticamente tutti: manca soltanto Bertagnoli.

Il ritorno di Huard le ha consentito di far rifiatare Fares

Non dimentichiamolo: Fares viene da 2 anni di inattività e soprattutto da un’altra realtà. Si sta adattando alla Serie B Ci punto molto, voglio recuperarlo, in questa categoria è un giocatore davvero forte, lo stiamo aspettando. Lavora molto bene durante la settimana. Ma tutta la squadra in allenamento va al massimo. Sì, adesso per me è difficile lasciar fuori qualcuno. Ma va bene così, ve l’assicuro.

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