Riapre il Rigamonti

Sabato il Brescia ritrova i tifosi 121 giorni dopo la follia

di Fabio Pettenò
Nelle prime due gare interne porte chiuse per i gravi incidenti del primo giugno dopo il ritorno dei play-out contro il Cosenza
Il ritorno alla stadio dei tifosi del Brescia
Il ritorno alla stadio dei tifosi del Brescia
Il ritorno alla stadio dei tifosi del Brescia
Il ritorno alla stadio dei tifosi del Brescia

Domani dopo 121 giorni il Rigamonti riaprirà ai tifosi. Il Brescia ospiterà l'Ascoli e riabbraccerà il proprio pubblico dopo i tafferugli post Cosenza.Si riparte dopo un'estate turbolenta e la squadra ancora in Serie B. Si ricomincia con una Curva Nord falcidiata dai Daspo ma non per questo meno calorosa e un gruppo, i Brescia 1911, ancora indecisi se entrare o meno.

La contestazione a Cellino

Si ripartirà dalla contestazione al presidente Massimo Cellino, sempre nel mirino, e una probabile coreografia della Nord pronta a scaldare i cuori al momento dell'ingresso in campo. La casa delle rondinelle riapre così al pubblico dopo 2 giornate di gare a porte chiuse, contro Cosenza e Venezia. Nella tifoseria organizzata c'è fermento. Lo stadio è un tempio, la partita un rituale. I fedelissimi hanno già preparato la sciarpa, altri l'hanno dovuta riporre nell'armadio. Qualcuno domani allo stadio non potrà esserci. Gli spazi vuoti saranno per lo più in Curva Nord a causa dei 196 ultras impossibilitati ad entrare al Rigamonti poiché daspati.

Il doppio stop

Per loro il divieto di assistere a manifestazioni sportive deriva essenzialmente da 2 eventi: la trasferta del 1° aprile scorso e la notte di follia del 1° giugno scorso. I disordini scoppiati al termine della partita persa dal Brescia per 4-3 ad Ascoli portarono a 31 provvedimenti. Poi ecco la nottataccia della retrocessione in C, la maledetta finale di ritorno dei play-out. Ben 73 le misure di legge eseguite dalla Questura di Brescia in una prima fase a cui hanno fatto seguito altre 28 giunte nei giorni scorsi dopo la trasferta di Lecco. Alcuni dei tifosi avranno comunque la possibilità di visionare la partita in qualche locale o a casa di amici senza tuttavia avvicinarsi allo stadio.Altri invece dovranno presentarsi nelle caserme durante lo svolgimento della gara per l'obbligo di firma. La perdita di un numero così consistente di tifosi spopolerà, e non poco, il settore caldo dello stadio di Mompiano. Per la tifoseria organizzata si tratta di un colpo durissimo al quale ribattere provando a tenere alta la fede e il senso di appartenenza. Chi sarà presente dovrà urlare più forte la propria passione con un solo obiettivo: spingere il Brescia alla vittoria.

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