serie b

Il Brescia si ritrae troppo presto: la strada è in salita

di Vincenzo Corbetta
I biancazzurri sconfitti in trasferta nell'andata dei play-out. Nella ripresa traversa di Bisoli, poi il Cosenza passa con un gol di Nasti Giovedì, a Mompiano, per salvarsi dovrà vincere con 2 reti di scarto
Lo sguardo di Andrea Cistana dice tutto: il Brescia cade a Cosenza e adesso si fa dura ONLY CREW/Andrea Rosito
Lo sguardo di Andrea Cistana dice tutto: il Brescia cade a Cosenza e adesso si fa dura ONLY CREW/Andrea Rosito
Lo sguardo di Andrea Cistana dice tutto: il Brescia cade a Cosenza e adesso si fa dura ONLY CREW/Andrea Rosito
Lo sguardo di Andrea Cistana dice tutto: il Brescia cade a Cosenza e adesso si fa dura ONLY CREW/Andrea Rosito

Tutto è ancora possibile, assolutamente rimediabile. Ma adesso la strada verso la salvezza è in salita. Il Brescia perde di misura a Cosenza l’andata dei play-out e per evitare la discesa in Serie C giovedì 1 al Rigamonti deve vincere almeno con 2 reti di scarto. Con l’1-0 e il 2-1 a proprio favore, tempi supplementari ed eventuali rigori. Ma ora la bilancia pende tutta dalla parte dei calabresi, che hanno dalla loro 2 risultati su 3. Si prospetta, dunque, una serata sportivamente drammatica a Mompiano. Il Brescia, però, a Cosenza se la complica mica male. Nel 1° tempo tiene il pallino del gioco, gli unici pericoli arrivano quando Brescianini, franciacortino di Erbusco e prodotto del vivaio del Milan, ha campo sulla destra. Ma per il resto è il Brescia ad avere l’iniziativa, tanto che alla fine del 1° tempo i dati ufficiali parlano del 65 per cento di possesso del pallone.

Cosa significa? Nulla, anzi meno di nulla se il possesso del pallone stesso non porta frutti concreti, o quantomeno non crea i presupposti per creare grattacapi agli avversari: un tiro potente ma centrale di Listkowski, una girata nel finale di tempo di Ayè: robetta per Micai, portiere del Cosenza. Nella ripresa il copione cambia. Il Cosenza attacca con veemenza, mette in area palloni su palloni. Punta sul ritmo indiavolato, sull’episodio favorevole, sui palloni cosiddetti sporchi. Sembra la gara del 1° maggio al Rigamonti, ma a parti rovesciate quando, dopo una prima parte timorosa, il Brescia emerge alla distanza e con un micidiale uno-due firmato da Adryan e Cistana, vince la partita. I motivi di rabbia sono 2. Il 1° è la sfortuna. Al 14’, nell’unica azione di tutta la ripresa, il Brescia sugli sviluppi di un angolo colpisce la traversa con un colpo di testa di Bisoli e, sulla ribattuta, Mangraviti si vede respingere il sinistro da D’Orazio, appostato sulla linea alle spalle di Micai.

Il 2° motivo di rabbia riguardano 2 cambi di Gastaldello, uno effettuato e uno ritardato. Quello effettuato riguarda Ayé, che esce al 21’ della ripresa pochi minuti dopo una sua splendida iniziativa sulla destra che aveva messo in allarme la difesa rossoblù. Quello ritardato è di Huard, che sulla destra viene infilzato di continuo. Il francese, gravato da un’ammonizione presa al 43’ del 1° tempo, non sa che pesci di pigliare. Il gol che condanna il Brescia viene proprio dalla parte di Huard: Brescianini vola sul fondo e centra, Zilli di testa costringe Andrenacci alla paratona ma il portiere biancazzurro nulla può sulla ribattuta di Nasti, che vanifica il disperato tentativo di salvataggio di Cistana. Inutili gli assalti conclusivi del Brescia, che al Rigamonti giovedì prossimo avrà bisogno del massimo sostegno possibile del suo pubblico e di una gara lucida, senza sbavature, attaccando ma senza farsi prendere dalla frenesia. Tutto è ancora possibile, rimediabile. Ma ora la strada per la salvezza è in salita. •.

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