Da quanto tempo il Brescia non aveva allenatore così determinante nell'incidere sulle partite con i cambi? I complimenti, prima che a Rolando Maran, vanno fatti al presidente Massimo Cellino che lo ha scelto dopo giorni di riflessione dopo l'esonero di Daniele Gastaldello, "sacrificando" il derby con la Cremonese, perso per 3-0 e mandando in panchina l'allenatore della Primavera Roberto Belingheri.
Risultati visibili
Maran ha colpito subito la società per la voglia di completare il percorso interrotto in biancazzurro nel 2005-2006, quando venne esonerato a 11 giornate dalla fine dopo un 3-0 al Pescara e la squadra in lotta per la promozione in A. Ha preso in mano una squadra reduce da 5 sconfitte consecutive, al limite della zona rossa della classifica, con giocatori scottati dalla retrocessione dell'anno precedente.
Maran ha avuto la sosta di novembre, una decina di giorni, per conoscere a fondo la rosa e intervenire. E i risultati sono visibili anche all'occhio meno esperto: 3 vittorie e 3 pareggi in 6 partite, soprattutto giocatori rivitalizzati e una capacità, da parte del tecnico, di coinvolgere tutti. A parte le vittorie contro Sampdoria e Como, nei 3 pareggi e nel colpaccio di sabato a Catanzaro, il Brescia ha sempre saputo rimontare, e in Calabria addirittura ribaltare la situazione, con cambi azzeccati e anche mutando il modulo
Il notiziario
Ma non c'è tempo per cullarsi sugli allori. Martedì, giorno di Santo Stefano, al Rigamonti arriva la capolista Parma nell'ultima di andata. Dopo il viaggio di ritorno dalla Calabria stamattina, domenica 24 dicembre, tutti in campo a Torbole. Oltre agli infortunati Fares, Lezzerini, Ndoj e van de Looi, assente anche il difensore Mangraviti, fermato dall'influenza. E domani, giorno di Natale, rifinitura. Maran dovrà pensare alla sostituzione degli squalificati Bisoli e Dickmann. Possibile lo spostamento di Jallow a destra con Huard (o Mangraviti, se ristabilito) a sinistra. Al posto del campitano, certo l'utilizzo di Paghera dal primo minuto.