Alla terz'ultima giornata Feralpisalò-Brescia è il derby che nessuno può sbagliare, è la sfida che tutti i bresciani vorrebbero vivere ma non così, non come scontro fratricida, dentro o fuori, mors tua vita mea. Che poi si giochi a Piacenza, non in provincia e addirittura fuori dalla regione, ha tolto non poco alla Feralpisalò ma non diminuisce il fascino, il pathos di 90 minuti che lasceranno senza fiato
La cornice di pubblico sarà magnifica, si spera che le 2 tifoserie continuino sulla falsariga del derby d'andata (6 ottobre, al Rigamonti: 1-1) quando dalle 2 curve arrivarono incoraggiamenti reciproci e nessuno sfottò, nessun coro becero nei confronti degli altri durante l'incontro, dominato dalla Feralpisalò nel 1° tempo e dal Brescia nella ripresa. Aprì La Mantia al 13' del 1° tempo, pareggiò Moncini al 91'. Una sfida di una presenza-record a Mompiano: 12 mila spettatori.C'è poi chi si ostina a non chiamarlo derby, ma cos'è una sfida tra squadre della stessa provincia, tra 2 centri che distano non più di una trentina di chilometri o poco più? E Bresciaoggi, come ha fatto fin dal momento in cui c'era la prospettiva, continuerà a chiamarlo derby sperando di poterne vivere e raccontare molti altri.
Qui Feralpisalò
La Feralpisalò padrona di casa è penultima con 32 punti, ne ha 5 di svantaggio dal trio Ascoli-Spezia-Ternana, ovvero dalla zona play-out e dalla salvezza diretta. Dovesse vincere, in caso di battuta d'arresto di almeno 2 delle 3 e del Bari, terz'ultimo a quota 36, giocherebbe gli ultimi 180 minuti con la speranza di potercela ancora fare. Al contrario, in caso di mancato successo, il ritorno in Serie C sarebbe aritmetico. L'allenatore Marco Zaffaroni convoca Martella, che potrebbe essere schierato subito nel trio difensivo insieme a Balestrero e Ceppitelli; in mediana Bergonzi e Felici sulle fasce, Fiordilino in regia, Koufalidis e Zennaro interni; davanti la coppia La Mantia-Compagnon con Butic e Dubickas pronti a subentrare in corso per aumentare il potenziale offensivo dei gardesani, che vanno a segno da 9 giornate consecutive ma hanno una retorguardia tuttaltro che irresistibile.
Qui Brescia
Ieri Rolando Maran ha perso altri 2 titolari. Ma se la defezione di Moncini poteva essere nell'aria, vista l'assenza di sabato contro lo Spezia, un fulmine a a ciel sereno è stato il forfait di Adorni. Il difensore ieri si è sottoposto a un intervento «per la ricostruzione capsulare del primo dito della mano destra», come si legge nel comunicato della società. L'operazione è stata eseguita all'istituto Sant'Anna dal dottor Bonaspetti. La motivazione: il riacutizzarsi di un trauma da gara. La assenze di Adorni e Moncini si aggiungono a quelle di Andrenacci, Borrelli e Olzer. Dunque, attacco con gli uomini contati per il Brescia che dovrebbe riproporre Bianchi centravanti con Galazzi e Bjarnason alle spalle. In mediana il trio Bisoli-Paghera-Bertagnoli. In difesa, al posto di Adorni, dovrebbe giocare Papetti, favorito su Mangraviti, a far coppia con Cistana a protezione di Lezzerini.
I terzini: Dickmann e Jallow. Possibili variazioni: Besaggio interno sinistro, Bertagnoli più avanzato al posto di Bjarnason.Si scriveva su queste colonne che, nelle ultime 5 giornate, il Brescia avrebbe avuto bisogno di 8 punti per tagliare il traguardo dei play-off. E 2 li ha già conquistato pareggiando in casa contro Ternana e Spezia. Ne mancherebbero 6 e farli contro le ultime 2 della classe, Feralpisalò e Lecco, eviterebbe una trasferta con il cuore in gol all'ultima a Bari. Il pari al Brescia servirebbe solo se le none in classifica, Pisa e Cittadella, orastaccate di 2 punti, perdessero a Cremona e Como. Questo è un derby che nessuno può sbagliare. Ma va gustato fino in fondo. Comunque finisca.