Papetti blindato fino al 2023 In 9 mesi dai «baby» ai grandi

di Alberto Armanini
Andrea Papetti, 18 anni: finora 11 presenze in Serie A e 7 in BAndrea Papetti, 18 anni, mentre firma il nuovo contratto FOTO BSFC
Andrea Papetti, 18 anni: finora 11 presenze in Serie A e 7 in BAndrea Papetti, 18 anni, mentre firma il nuovo contratto FOTO BSFC
Andrea Papetti, 18 anni: finora 11 presenze in Serie A e 7 in BAndrea Papetti, 18 anni, mentre firma il nuovo contratto FOTO BSFC
Andrea Papetti, 18 anni: finora 11 presenze in Serie A e 7 in BAndrea Papetti, 18 anni, mentre firma il nuovo contratto FOTO BSFC

È successo tutto in 9 mesi e spiccioli. Dal 9 marzo, giorno di Sassuolo-Brescia 3-0, al 18 dicembre, ieri. Nove mesi per passare dall’anonimato alla fama, dalla Primavera alla prima squadra, dalla A alla B (ma è un dettaglio secondario). Soprattutto 9 mesi per veder cambiare la propria vita in meglio e, forse, per sempre. Ieri Andrea Papetti ha prolungato il contratto con il Brescia. La nuova scadenza dell’accordo - firmato d’intesa con il procuratore Alessandro Beltrami, lo stesso di Barella e Nainggolan - è fissata al 30 giugno 2023, quando Papetti avrà 21 anni. La prima reazione del popolo bresciano alla notizia è stata: «Finalmente». Sottinteso: finalmente una società che blinda i suoi giovani promettenti a lungo termine e non cerca di venderli al primo acquirente. Sarebbe bello - ma dipenderà dai mille casi della vita e del calcio - che da qui al 2023 l’augurio dei tifosi possa diventare anche una precisa linea societaria. Che Papetti, con Cistana, Mangraviti, Ghezzi e tutti gli altri giocatori cresciuti nel vivaio giustamente lanciati in prima squadra, possa formare l’ossatura del Brescia che verrà. Un Brescia che nel frattempo sia ritornato in A e, perché no, abbia gettato le basi per una partecipazione continuativa alla massima serie. Non si chiede (per ora) un’escalation europea ma si spera che ogni giovane volto che firma per il Brescia possa essere un investimento sulle prestazioni sportive della squadra e non solo un mezzo per ottenere plusvalenze. Papetti ha la stoffa per essere un nuovo Bonera, possibilmente senza che la società abbia la necessità di cederlo per fare cassa. Ha la stoffa del predestinato. Raramente capita di sentire elogi per un debuttante in A - specie se difensore centrale - dopo uno 0-3. Eppure con lui è accaduto. Non solo. Non capita spesso di buttare nella mischia un diciassettenne e accorgersi in breve tempo di non poterne più fare a meno. Oggi Papetti è a tutti gli effetti un insostituibile, una garanzia di rendimento in un reparto perennemente in cerca di certezze. Con Mangraviti, in attesa di Cistana, forma la migliore coppia possibile, che in prospettiva potrà crescere e fare le fortune del Brescia. Dal giorno del suo debutto, Papetti ha infilato 11 presenze in Serie A e 7 in B, riuscendo a segnare un gol in entrambe le categorie. Impossibile da dimenticare quello al Verona, per il momento e per l’avversario. Altrettanto significativo quello al Venezia, il primo in cadetteria. LA FIRMA sul contratto, con il giusto adeguamento economico, servirà a dargli ancor più consapevolezza dei propri mezzi e della solidità della sua posizione. Per fargli capire che gli ultimi 9 mesi non sono stati un colpo di fortuna, che lui non è una meteora. Casomai potrà diventare una colonna. Ha limiti su cui lavorare (la marcatura in primis) ma tra i coetanei ha pochi rivali. Il Brescia ha deciso di scommettere su di lui: non poteva fare cosa più giusta. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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