calcio serie b

Per il nuovo Brescia l’ora della svolta: alle 12.30 in campo contro il Palermo dell’ex Corini

di Alessandro Maffessoli
Il debutto di Aglietti nel segno di un modulo più funzionale e sostenibile Probabile 4-3-1-2 con Moreo sulla trequarti in appoggio a Bianchi e Ayé
Alfredo Aglietti, 52 anni, sul campo a Torbole Casaglia: lunedì 26 dicembre il debutto del nuovo allenatore del Brescia
Alfredo Aglietti, 52 anni, sul campo a Torbole Casaglia: lunedì 26 dicembre il debutto del nuovo allenatore del Brescia
Alfredo Aglietti, 52 anni, sul campo a Torbole Casaglia: lunedì 26 dicembre il debutto del nuovo allenatore del Brescia
Alfredo Aglietti, 52 anni, sul campo a Torbole Casaglia: lunedì 26 dicembre il debutto del nuovo allenatore del Brescia

Il piano di battaglia è semplice e lineare. Il nuovo Brescia di Alfredo Aglietti ripartirà da un modulo capace di valorizzare al meglio le caratteristiche dei protagonisti e da giocatori inseriti nel proprio ruolo. Il neo tecnico biancazzurro è stato chiaro in sede di presentazione e in vista del debutto fissato al Rigamonti alle 12.30 di oggi, Santo Stefano,  contro il Palermo . «È fondamentale impostare la squadra secondo le caratteristiche dei giocatori - aveva spiegato Aglietti -. E un allenatore non può essere fossilizzato su un unico modulo. Però ho le idee chiare: so, ad esempio, cosa non bisogna fare».

I primi allenamenti svolti a Torbole Casaglia hanno permesso al neo tecnico di conoscere meglio i propri giocatori e farsi un’idea anche del modulo da adottare. L’assenza di esterni a metà campo dovrebbe riportare il Brescia alle origini. Confermando una difesa a 4 e un attacco sostenuto da due elementi, ma con un centrocampo diverso rispetto a quanto si è visto nelle ultime gare: spazio per un regista in grado di verticalizzare e dettare il ritmo, e a due mezz’ali di inserimento. Oltre a un trequartista in grado di fare da raccordo.

Ma il campo non sarà l’unico fattore del quale tener conto. Il nuovo Brescia dovrà ritrovare carattere e determinazione, armi che all’inizio della stagione avevano dati ottimi risultati. Aglietti avrà anche il delicato compito di ridare stimoli a un gruppo che sembra essersi smarrito. Facendo leva su quell’entusiasmo che ha già avuto modo di contagiare il presidente Massimo Cellino. La sfida contro il Palermo è già un esame da non fallire. Per iniziare il nuovo percorso nel migliore dei modi, mettendosi alle spalle un periodo complicato, ma anche per chiudere bene un 2022 e affrontare la breve sosta con rinnovato ottimismo. I rosanero di Eugenio Corini (grande ex e ultimo tecnico ad aver condotto il Brescia in A) sono in serie positiva da 4 turni (due vittorie e altrettanti pareggi).

I numeri dell’ultimo Brescia sono noti: un successo nelle ultime 12 gare (in aggiunta a 6 segni «x» e 5 sconfitte). È arrivata l’ora della svolta. Per questa sfida così importante Aglietti ha già chiamato a raccolta i tifosi: la speranza è che si possa andare oltre le 3.505 presenze rilevate nella gelida serata di Santa Lucia contro il Parma, ma giocare alle 12.30 del giorno di Santo Stefano non aiuta (piccola riflessione: ok le pay-tv, ma calciatori, dirigenti, magazzinieri, etc. non avrebbero diritto a trascorrere - al pari dei tifosi - un Natale in famiglia? In fondo, con la ripresa fissata per il 15 gennaio 2023, questo turno di campionato si sarebbe potuto giocare anche un paio di giorni più tardi).

Formazione. Lezzerini tra i pali giocherà protetto da una linea difensiva a quattro composta, da destra a sinistra, da Jallow, Papetti, Mangraviti e Huard (squalificati Karacic e Adorni), mentre a metà campo il ruolo di regista se lo contendono l’olandese van de Looi e Viviani. Il recuperato Bisoli è pronto a rimettersi la fascia di capitano al braccio e ad agire da mezz’ala insieme a uno tra Galazzi e Labojko (Ndoj è febbricitante); davanti si potrebbe ricomporre il tandem Bianchi-Ayé con Moreo a supporto.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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