Sentenza, sale l’attesa Speranza-ripescaggio

I fumogeni in campo mentre Brescia-Cosenza ancora si giocava
I fumogeni in campo mentre Brescia-Cosenza ancora si giocava
I fumogeni in campo mentre Brescia-Cosenza ancora si giocava
I fumogeni in campo mentre Brescia-Cosenza ancora si giocava

L’attesa si prolunga. La sentenza sugli incidenti di giovedì, iniziati mentre Brescia-Cosenza era ancora in corso, era prevista ieri. Ma il giudice sportivo B Ines Pisano preferisce prendere tempo. Il verdetto è stata rinviato a oggi, al più tardi arriverà domani. Il giudice Pisano si è riservato di esaminare al meglio il referto arbitrale e alcuni documenti della Procura Federale: l’obiettivo è prendere la decisione senza fretta. Da qui il supplemento di indagine di 24-48 ore. Il Brescia andrà incontro a una maxi multa e a un certo numero di partite al Rigamonti senza pubblico. Da escludere penalizzazioni in classifica da scontare il prossimo anno: qui si tratta di ordine pubblico e non di un procedimento per inadempienze amministrative-finanziarie. Resta, comunque, la speranza di una rimmissione in Serie B per il caso-Reggina. Il 9 giugno è una data importante, è il giorno in cui è previsto il pronunciamento del Tribunale di Reggio Calabria. In ballo c’è l’omologa al piano di ristrutturazione del debito chiesto dalla Reggina, un passaggio da cui dipende direttamente l’iscrizione al campionato e la sopravvivenza stessa della società. Il perché si sia arrivati a questo punto è noto. Quando l’attuale proprietà ha acquistato il club si è trovata una situazione debitoria diversa da quella prospettata in fase di due diligence. Ma scoperti i debiti extra, in modo conforme alle regole, ha chiesto una ristrutturazione del debito. Il maggior creditore è l’Agenzia delle Entrate, a cui sono dovuti 15,4 milioni fino a dicembre più le tasse del 2023, ma la società amaranto ha proposto uno stralcio del 95 per cento così da poter pagare circa 700 mila euro. La richiesta è legittima dato che si basa sulla legge sulla crisi d’impresa ma dalla stessa Agenzia delle Entrate è già arrivata una risposta negativa. Che non vuol dire che il Tribunale dirà di no. In questo scenario l’unica alternativa è il fallimento ma se la Reggina fallisce i creditori non vedono un euro. Il 20 giugno è l’altro giorno da segnare sul calendario: entro quella data le società di B dovranno perfezionare l'iscrizione. Se qualcuno lascia, si libera un posto per il Brescia, che ultima classifica alla mano è il 1° della lista per essere riammesso.

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