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Una società quotata al Nasdaq vuole il Brescia: offerta da 20 milioni

di Vincenzo Corbetta
Si tratta della Brera Holdings che ha la sede operativa a Milano: si attende la risposta di Cellino

Si chiama Brera Holdings PLC ed è la prima società multisport al mondo a essere quotata al Nasdaq, la borsa telematica americana. È la realtà che ha presentato al presidente Massimo Cellino un’offerta concreta da 20 milioni di euro per rilevare il Brescia.

La società Brera Holdings PLC

E ora attende una risposta in tempi ragionevoli: la proposta è già sul tavolo del numero 1 biancazzurro da settimane. Brera Holdings PLC, già proprietaria di club calcistici in Macedonia, Mongolia e Mozambico, ha la sede legale a Dublino, in Irlanda e la sede operativa a Milano. Il suo obiettivo: allargare il portafogli di società calcistiche in Europa. E soprattutto intende sbarcare in Italia, dove peraltro è già presente nel mondo dello sport: è proprietaria della società femminile di pallavolo di Busto Arsizio, che milita in A1.

I dettagli della proposta

Brera Holdings ha individuato nel Brescia la società giusta per la sua prima acquisizione nel mondo del calcio italiano. Da qui la proposta dei 20 milioni di euro a Cellino, che escluderebbe il centro sportivo di Torbole Casaglia (di proprietà del presidente e non del Brescia). Ma la cifra proposta dalla società quotata in America non è lontana dalle richieste del presidente che, in tempi non sospetti, aveva fissato tra i 20 e i 25 milioni il prezzo per trattare la cessione della società, di cui è proprietario dal 10 agosto 2017.

La risposta ancora non c’è stata. L’obiettivo di Cellino è duplice: 1) prima di vendere il Brescia intende tornare a fare calcio in Inghilterra, riportando in alto una società decaduta dopo un buon passato; 2) una volta assicuratosi la sua prossima società - sarebbe la numero 4 dopo Cagliari, Leeds United sempre in Inghilterra e Brescia -, vuole che il suo successore qui sia affidabile e solvibile.

La mission di Brera Holdings PLC è focalizzata sul calcio in vari Paesi non solo europei. Il nome nasce dal Brera FC, club calcistico che anni fa si proponeva di essere la terza squadra di Milano e che per un certo periodo ha giocato nella mitica Arena, sede tra l’altro della prima partita in assoluto della Nazionale azzurra, Italia-Francia 6-2 del 15 maggio 1910.

Gli azionisti

Ma chi c’è dietro Brera Holdings? Tra gli azionisti due nomi su tutti. Uno è italiano: Massimo Ferragamo, presidente di Ferragamo Usa (Gruppo Ferragamo, la casa di moda fiorentina fondata nel 1927 Salvatore Ferragamo, uno dei nomi top del made in Italy). L’altro è americano: Christopher Gardner, l’imprenditore di 70 anni il cui libro di memorie, intitolato la Ricerca della felicità, pubblicato nel maggio 2006, ha ispirato l’omonimo film di grande successo diretto da Gabriele Muccino e con Will Smith nei panni del protagonista.

Adesso non resta che aspettare la risposta di Cellino, che nei mesi passati ha espresso da una parte l’intenzione di passare la mano ma dall’altra anche la volontà di rilanciare per costruire un Brescia competitivo. La trattativa è indipendente dall’esito del campionato. La squadra biancazzurra, a 5 giornate dalla conclusione, è in zona play-off. Male che vada, resterà in Serie B. Una base di partenza ineliminabile per chi voglia acquistare il Brescia.

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