Brixia, supremazia tricolore. Napoli fa rima con scudetto

di Folco Donati
Festa in casa Brixia per lo scudetto numero 19: le leonesse si confermano imbattibili a livello nazionale e portano a casa l’ennesimo tricolore di una striscia di successi incredibile
Festa in casa Brixia per lo scudetto numero 19: le leonesse si confermano imbattibili a livello nazionale e portano a casa l’ennesimo tricolore di una striscia di successi incredibile
Festa in casa Brixia per lo scudetto numero 19: le leonesse si confermano imbattibili a livello nazionale e portano a casa l’ennesimo tricolore di una striscia di successi incredibile
Festa in casa Brixia per lo scudetto numero 19: le leonesse si confermano imbattibili a livello nazionale e portano a casa l’ennesimo tricolore di una striscia di successi incredibile

Lo scudetto numero 19 finisce nella bacheca del Palalgeco, in città, in via Petrarca numero 15. La regia è quella della Brixia, musiche e parole di Vanessa Ferrari, Giorgia Villa, Alice e Asia D’Amato, Angela Andreoli, Martina Maggio, Veronica Mandriota, Elisa Iorio e Giorgia Leone: nove incredibili ginnaste che stanno riscrivendo la storia di una disciplina olimpica mai arrivata così in alto nel nostro Paese. Sulle pedane del Palavesuvio di Napoli, il team cittadino ha conquistato il 19esimo tricolore a squadre, l’ottavo consecutivo di una serie iniziata nel 2014 e scandita da una serie di una trentina di gare senza mai scendere dal gradino più alto del podio. Ma questa volta non c’è stata molta voglia di festeggiare in casa Brixia. Purtroppo i gravi infortuni della giovane Giorgia Leone e quello più serio di Martina Maggio, l’azzurra più in forma dello squadrone bresciano, non hanno permesso all’entourage della Leonessa di celebrare il tricolore con il sorriso. Se per Leone, arrivata male dopo un volteggio, si teme un trauma distorsivo al ginocchio destro con possibile interessamento dei legamenti (ma essendo la ginnasta ancora Junior le convocazioni per Tokio 2021 non la riguardano), per la Maggio la situazione è decisamente più complicata, proprio in virtù della spedizione in Giappone. Martina, impegnata nell’ultimo esercizio della competizione al corpo libero, si spera abbia solo uno strappo muscolare e non una diagnosi più grave che potrebbe interessare il tendine d’Achille. Tornando alla gara di Napoli, dopo aver dominato sabato la prova di semifinale, la Brixia si è ripetuta ieri anche se per i motivi sopra spiegati non ha potuto spadroneggiare come suo solito. Le atlete bresciane, accompagnate in gara da Marco Campodonico e Monica Bergamelli, con la supervisione di Enrico Casella, hanno messo subito in chiaro la loro superiorità, rimediando immediatamente al breve distacco che Civitavecchia e Bollate le avevano inflitto dopo l’infortunio occorso alla giovane Giorgia Leone al volteggio. Nettissima la superiorità mostrata dalle ginnaste brixiane alle parallele asimmetriche, dove, a quindici mesi dall’ultima esibizione, ha fatto ritorno in pedana Elisa Iorio. Fra gli staggi eccezionali le esibizioni offerte da Giorgia Villa e Alice D’Amato, le due finaliste alle parallele degli ultimi campionati europei di Basilea. Sulla trave Martina Maggio e Angela Andreoli si sono ben comportate, ma la vera differenza l’ha fatta Giorgia Villa, autrice di una prova da finale mondiale. Messo al sicuro il 19esimo scudetto, la Brixia è andata sulla pedana del corpo libero per concludere come suo solito da dominatrice la gara, ma questa volta la sfortuna ci ha messo lo zampino. Asia D’Amato non è riuscita a svolgere come suo solito l’esercizio, accusando un leggero problema a una caviglia, ma niente in confronto al grave infortunio occorso poco dopo a Martina Maggio, che ha dovuto interrompere a metà la sua routine. Classifica alla mano la Brixia ha comunque dominato per l’ennesima volta la scena nazionale, in attesa di prepararsi al meglio per l’appuntamento con i giochi olimpici, che vedranno con ogni probabilità l’intera formazione azzurra targata «made in Brescia».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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