Cannizzaro da applausi agli Europei

Simone Cannizzaro (a destra con lo judogi chiaro) in azione agli Europei
Simone Cannizzaro (a destra con lo judogi chiaro) in azione agli Europei
Simone Cannizzaro (a destra con lo judogi chiaro) in azione agli Europei
Simone Cannizzaro (a destra con lo judogi chiaro) in azione agli Europei

Ottima prova per Simone Cannizzaro (Judo Club Capelletti) ai campionati europei per atleti paralimpici, ipovedenti e ciechi che si sono tenuti nei giorni scorsi al PalaPirastu di Cagliari. Sul tatami 250 atleti in rappresentanza di 22 nazioni. L’evento, organizzato dall’Ibsa, la Federazione paralimpica internazionale dello sport dei non vedenti, con il supporto della Regione Sardegna, si basa sui valori perseguiti dallo sport: spirito di squadra, correttezza, rispetto per gli altri e integrazione sociale. La manifestazione era rilevante perché era la prima gara a dare punteggio per le Paralimpiadi 2024 in programma a Parigi. Nella giornata inaugurale Cannizzaro affronta la prova individuale. Nella categoria J2 -90 chili, nuovo peso per il judoka bresciano, sono presenti 8 atleti provenienti da tutta Europa: «La nuova suddivisione delle classi J1 (ciechi) e J2 (ipovedenti) ha costretto a un ridimensionamento del numero di categorie di gara - spiega Fabio Capelletti-. Una condizione che è ancora penalizzante per Simone che, nonostante il lavoro fatto, non ha ancora colmato il divario di peso e di forza fisica con gli atleti della -90». Al 1° incontro Cannizzaro si confronta con l’ucraino Oleksandr Nazarenko, la fisicità del quale è fatale per il bresciano che perde il 1° match. Ai ripescaggi l’atleta del Judo Club Capelletti sconfigge il rumeno Petre Prundaru, mentre alla finale per il bronzo incontra il georgiano Lasha Kizilashvili: dopo un primo wazari subito, Cannizzaro pareggia con un altro wazari, punto poi tolto dalla giuria, e perde a 20 secondi dalla fine per un secondo wazari dell’avversario, chiudendo al 5° posto. «Sto ancora mettendo massa e mi mancano 3 chili per raggiungere i 90 della categoria. Mentalmente non incide: prendere peso è stressante, dall’altro lato però regalo un vantaggio tattico agli avversari – commenta Cannizzaro -. Sono contento del mio percorso, mi sono preparato bene, sono arrivato in forma, però arrivare lì a giocarmi la medaglia in casa e perdere di pochissimo mi scoccia, potevo farcela». Nella seconda giornata, invece, Cannizzaro partecipa alla gara a squadre. Il team italiano, composto da 4 elementi ( Teodori, Serafini, Cannizzaro e Milli) parte in svantaggio di 2 punti in quanto le squadre generalmente sono formate da 6 pesi, sia tra i ciechi che tra gli ipovedenti. Due i combattimenti della delegazione italiana: il debutto contro la Turchia; l’altro, la finale per il bronzo, contro la Georgia: in entrambi i casi azzurri sconfitti per 4-1. E i punti italiani vengono conquistati proprio da Cannizzaro, sicuramente il migliore della rappresentativa italiana: «Se guardo solo i miei incontri posso dire che per me andata molto bene. Ero molto arrabbiato con me stesso dal primo giorno di gara, avevo voglia di rivincita – chiude Cannizzaro-. Anche i tecnici erano soddisfatti di me, certo ero più interessato alla gara individuale ma sono certo che mi rifarò. Ho dimostrato nella gara a squadre che mi so ben destreggiare e il quinto posto individuale mi fa guadagnare punti per la convocazione ai Mondiali, in programma a novembre». •. G.F. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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