Carica Nadia Fanchini: «Darò tutto per Elena»

di Angiolino Massolini
Nadia Fanchini:  dopo le Olimpiadi l’ultimo atto della stagione
Nadia Fanchini: dopo le Olimpiadi l’ultimo atto della stagione
Nadia Fanchini:  dopo le Olimpiadi l’ultimo atto della stagione
Nadia Fanchini: dopo le Olimpiadi l’ultimo atto della stagione

Scatta oggi con la prima prova cronometrata la campagna svedese di Nadia Fanchini: la campionessa di Montecampione è tra le quattro azzurre che hanno conquistato il pass per le finali delle prove veloci di Coppa del Mondo, sulle nevi di Are. Nadia sarà in pista per la diciassettesima volta in questa località che in passato le ha regalato grosse soddisfazioni. Il 12 marzo 2009 ha ottenuto la seconda piazza nelle finali di Coppa in supergigante dietro Lindsey Vonn. Si era presentata al via con il pettorale rosso, che in extremis le è stato soffiato dalla fuoriclasse statunitense. Nonostante un errore poco prima del traguardo, la Vonn riuscì miracolosamente a restare in piedi e a strappare la coppetta alla Fanchini. Più recentemente, il 13 marzo 2015, ha invece chiuso al secondo posto lo slalom gigante, conquistando il decimo podio in Coppa, a distanza di cinque anni abbondanti dal nono conseguito nel supergigante di Haus im Hennstal, il 10 gennaio 2010. La sciatrice di Montecampione ha preparato le finali di Coppa a Passo San Pellegrino, dove ha potuto allenarsi senza intoppi, e soprattutto metabolizzare la caduta nella libera dei Giochi di PyeongChang, quando era ancora in lizza per la zona medaglia. Ma adesso è tempo di guardare avanti. «Me lo sono ripetuto tante volte anch’io. Quella caduta mi ha negato la gioia di un grande risultato alle Olimpiadi dopo la delusione di Sochi, dove sono rimasta ai piedi del podio». Al ritorno dopo i Giochi russi diede appuntamento a PyeongChang 2018. Adesso ci riproverà a Pechino 2022? «NON CREDO proprio, anche se non bisogna mai dire mai. Quattro anni sono lunghi e pieni di incognite. Preferisco mettere nel mirino un buon piazzamento alle finali di Coppa del Mondo per il momento. Obiettivo in terra svedese? Centrare una bella prestazione. Con un briciolo di fortuna credo di poter fare bene. Sono ottimista, anche se è sempre più dura lottare per emergere. Oltre alle fuoriclasse da anni nel circo bianco, ci sono numerose giovani difficilissime da precedere. Io però voglio provarci. Quando mi presento al cancelletto di partenza penso solo a buttare le punte verso il traguardo». Mercoledì sarà al via della prima gara, proprio mentre la sorella Elena concluderà le terapie all’Humanitas di Rozzano. «Vero. Sarebbe fantastico farle un regalo, magari un podio. Se sono qui con la solita grinta, il merito è anche di Elena, che mi chiama tutti i giorni, esortandomi a dare tutto». Oggi primo test cronometrato per capire se avrà davvero qualche chances. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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