Cellino, il Riesame sblocca l’ultimo milione

Anche l’ultimo dei 59 milioni di euro, bloccati un anno fa nel corso delle indagini per una serie di presunti reati fiscali (l’inchiesta è partita nel 2021 e aveva portato anche a una serie di perquisizioni), è stato «liberato». Il tribunale del Riesame di Brescia ha sciolto la riserva e ha accolto il ricorso presentato da Massimo Cellino che chiedeva il dissequestro anche dell’ultima «fetta» del maxi sequestro che alla fine dello scorso mese di gennaio la Cassazione aveva quasi completamente annullato ( e senza rinvio) mantenendo congelati solo una quota di beni (circa un milione di euro) riguardante il capo d’accusa relativo alla società inglese. Sospiro di sollievo Per il patron del Brescia è un’altra vittoria in un’aula di giustizia e che arriva a pochi giorni dalla decisione del Consiglio federale di escludere la Reggina dalla Serie B aprendo la strada alla riammissione del Brescia alla serie cadetta. Nei mesi scorsi era arrivato il proscioglimento per la vicenda relativa al centro sportivo di Torbole a cui, poche settimane fa., ha fatto seguito l’assoluzione in Appello, a Cagliari, da quella che aveva come oggetto la realizzazione dello stadio Is Arenas. Il ricorso accolto dal Riesame contro il sequestro non chiude però il procedimento che lo vede coinvolto insieme ad altre quattro persone, tra cui la moglie, per una serie di reati fiscali. La procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per lui e gli altri imputati e il 5 luglio si è aperta l’udienza preliminare che però è stata rinviata al prossimo autunno (si celebrerà il 25 settembre). Così ha deciso il gup in assenza della traduzione in inglese degli atti a favore di uno dei coimputati. Pa.Ci.