l'intervista

Cigarini, storico meccanico bresciano della Scuderia Ferrari: «Monza? È sempre un'emozione»

di Fabio Pettenò
L'amarcord del tecnico che nella sua lunga carriera al box ha contribuito alla conquista di 6 titoli mondiali piloti e 8 costruttori
Francesco Cigarini, lo storico meccanico bresciano della Scuderia Ferrari
Francesco Cigarini, lo storico meccanico bresciano della Scuderia Ferrari
Francesco Cigarini, lo storico meccanico bresciano della Scuderia Ferrari
Francesco Cigarini, lo storico meccanico bresciano della Scuderia Ferrari

Nonostante il mondo della F1 non appartenga momentaneamente più a Francesco Cigarini, lo storico meccanico bresciano della Scuderia Ferrari vive il weekend di Monza con l'emozione di sempre. “Anche se non frequento più il box delle rosse di Maranello, il fine settimana del Gran Premio d'Italia porta brividi e forti sensazioni”. Ma cos'è Monza per un uomo Ferrari? “È un appuntamento sentito dove tutto è amplificato. Le tribune colorate di rosso donano una carica speciale. Sei consapevole che nella gara di casa devi andare oltre le aspettative in termini di risultati. I tifosi ti fermano, ti ringraziano, ti regalano quell'energia positiva che ti spinge a dare il massimo”.

Un'atmosfera unica nel suo genere. Monza, così come Spa, Montecarlo e Silverstone fa parte di quei circuiti considerati parte integrante della storia della F1. Il tempo della velocità è una vera università del motorsport. “Ogni volta che andavo mi colpiva la passione trasmessa dal pubblico. In pochi altri autodromi del mondo percepivi il piacere ed il gusto di vedere sfrecciare i bolidi in pista, di cogliere ogni sfumatura del lavoro ai box”. Nella lunga carriera in F1 al box della Scuderia Ferrari, Francesco Cigarini ha contribuito alla conquista di 6 titoli mondiali piloti e 8 costruttori. Alcuni di quei successi sono arrivati grazie a splendide prestazioni sul tracciato di casa. “Ricordo nel 2010 il boato del pubblico quando riuscimmo a mettere in pista Alonso davanti a Button al pit-stop. Arrivavamo da alcuni test pre-gara in cui la macchina non dava segnali incoraggianti in termini di velocità. Montammo un'ala speciale e subito capimmo di avere una chance”.

Fatica, sudore e il riconoscimento del lavoro. “Nel 2009 la Ferrari scelse Fisichella al posto di Badoer per Monza. Fisico andò a sbattere nelle FP3. Mancava poco alle qualifiche e dovevano sistemare la monoposto. Facemmo i salti mortali! Ricordo che Jean Alesi, passando davanti al box insieme a Max Biaggi, disse al motociclista di non preoccuparsi, che i meccanici Ferrari erano i più bravi al mondo". Tra i ricordi più belli c'è la vittoria di Leclerc nel 2019. “Il duello con Hamilton fu incredibile -ricorda Cigarini-. Nel box c'era una tensione fortissima. Sapevamo che la posta in palio era alta ed un errore avrebbe compromesso il risultato. Fortunatamente Charles fu strepitoso regalandosi la seconda vittoria in Ferrari, la prima nel gran premio di casa”.

Non sempre Monza ha regalato gioie a Cigarini e la Ferrari. “La rabbia e la frustrazione erano forti quando non arrivavi a podio -racconta l'ex meccanico-. Non ti godevi la festa e l'immancabile marea di tifosi sotto il podio sospeso”. Monza è occasione per i Vip per una passerella tra le monoposto di Formula 1. “Ricordo con piacere la presenza di Renato Pozzetto e quella di Aldo Montano. I politici? Venivano con tanta di quella gente al seguito nel box che avevi paura potessero rompere involontariamente qualcosa”. Oggi come allora Monza è nel cuore di Francesco Cigarini. “Spero continui a far parte della F1 e mi auguro possa migliorare le infrastrutture permettendo a famiglie intere di avvicinarsi a questo mondo fantastico”.

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