Cinque stelle bresciane ai vertici del ciclismo

La bresciana Simona Frapporti, seconda da destra, con le compagne dell’inseguimento nel 2016: l’Italia è campione d’Europa FOTO RODELLAChiara Rozzini, a destra, in compagnia del ct Marco Villa e del campione italiano Elia Viviani
La bresciana Simona Frapporti, seconda da destra, con le compagne dell’inseguimento nel 2016: l’Italia è campione d’Europa FOTO RODELLAChiara Rozzini, a destra, in compagnia del ct Marco Villa e del campione italiano Elia Viviani
La bresciana Simona Frapporti, seconda da destra, con le compagne dell’inseguimento nel 2016: l’Italia è campione d’Europa FOTO RODELLAChiara Rozzini, a destra, in compagnia del ct Marco Villa e del campione italiano Elia Viviani
La bresciana Simona Frapporti, seconda da destra, con le compagne dell’inseguimento nel 2016: l’Italia è campione d’Europa FOTO RODELLAChiara Rozzini, a destra, in compagnia del ct Marco Villa e del campione italiano Elia Viviani

Le quote rosa bresciane abbondano ai posti di comando della federciclismo nazionale e regionale: in cinque sono state inserite nei quadri tecnici e dirigenziali del movimento ciclistico. Si tratta di Slvia Epis, Chiara Rozzini, Simona Frapporti, Priscilla Bontempi e Francesca Tonelli. Cinque stelle del firmamento bresciano, impegnate ad alti livelli e con compiti prestigiosi. Tutte accomunate da una grande qualità e da una passione fuori dal comune per quello che riguarda il mondo della bicicletta. Silvia Epis, ex azzurra e campionessa italiana nella velocità a squadre juniores a Mori (Trento), due lauree in bacheca (Scienze Motorie e Magistrale a Brescia e Milano), è stata confermata nei quadri tecnici nazionali nel ruolo di direttore tecnico. Come nelle stagioni scorsi avrà un occhio di riguardo per il settore giovanile, mettendo mano al protocollo anti-Covid-19 e promuovendo progetti promozionali. Sarà altresì sul ponte di comando della task force per i rapporti con la scuola per promuovere la sicurezza stradale. Da sempre attenta al movimento giovanile, cercherà di apportare miglioramenti nelle categorie che vanno dai giovanissimi agli allievi. Quest’anno doveva accompagnare la nazionale alle Olimpiadi Giovanili in Slovenia, ma purtroppo l’appuntamento è stato cancellato a casusa del persistere della pandemia. Residente a San Paolo, da ragazzina ha iniziato a correre con il Pedale Orceano per poi approdare all’orobica Polisportiva Desenzanese e Fiorin. «Sono grata a chi ha avuto fiducia in me - racconta con soddisfazione Silvia Epis -: cercherò di continuare a operare con il consueto entusiasmo anche nel prossimo quadriennio». Chiara Rozzini, ex atleta della Nuova Borgo di Borgosatollo, Fassa Bortolo Top Girls, dopo aver corso per 14 anni si è messa a studiare. Ottenendo a pieni voti la laurea nelle facoltà Scienze Motorie a Verona e Massoterapia a Bergamo. Ed è tuttora impegnata nella facoltà di Osteopatia a Milano. Da qualche anno figura nei quadri della nazionale maschile. Ha anche seguito con grande professionalità Elisa Longo Borghini, pluri-campionessa italiana. Da tante stagioni è tra le professioniste più impegnate per mantenere a livello di eccellenza il fisico dei nostri campioni più celebrati, da Filippo Ganna a Elia Viviani e via discorrendo. Oltre ad essere presente ai raduni su pista di Montichiari e sugli altri velodromi, è pure presente anche alle trasferte di pistard e stradisti. Una sorta di punto di riferimento per il team azzurro. «Sono molto soddisfatta del mio lavoro perché mi permette di essere al contatto di ragazzini e campioni - commenta Chiara Rozzini -, che naturalmente seguo con la stessa passione e professionalità». Residente a Montichiari , in carriera ha vinto una sola volta a Azzano Decimo, a pochi chilometri di distanza da Pordenone. Simona Frapporti, autentico monumento del ciclismo femminile bresciano e 33 anni da compiere il prossimo 14 luglio, da qualche settimana è diventata la referente del comitato regionale lombardo per la categoria che l’ha vista tra le protagoniste per quasi un quarto di secolo. Diplomata in Ragioneria Programmatica alla Cesare Battisti di Salò, ha iniziato a correre da giovanissimo con l’Uc Soprazocco, prima di approdare al Team Vallesabbia di mamma Ermina Zambelli e di seguito in alcuni team che vanno per la maggiore, ultimo dei quali le Fiamme Azzurre. In carriera ha ottenuto due medaglie di bronzo ai mondiali su strada (a Ponferrada nel 2014 nella Cronosquadra) e su pista (ad Apeldoorn nel 2018 nell’inseguimento a squadre), una d’oro agli europei su pista (Saint-Quentin-en-Yvelines nel 2016 nell’inseguimento a squadre), in aggiunta a una quindicina di titoli italiani. Ha pure partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro dove è stata sesta nell’inseguimento a squadre. Residente ad Anfo, da qualche settimana presta servizio come Guardia Carceraria a Canton Mombello dove svolge il suo impegno professionale nella segreteria dei dipendenti. «Il presidente lombardo Stefano Pedrinazzi mi ha affidato un compito che mi intriga moltissimo - osserva la pluricampionessa nativa di Gavardo -. Dovrò avere un occhio di riguardo per le categorie giovanili e collaborerò con Lucia Trevisan. L’obiettivo? Allargare il movimento giovanile, instaurare un rapporto importante con le società e prestare attenzione alle problematiche legate al ciclismo femminile in questo periodo dove la pandemia sta avendo effetti negativi». Francesca Tonelli, franciacortina originaria di Bornato, sorella del professionista Alessandro, laureata in Lingue - parla e trascrive correttamente inglese, tedesco, spagnolo e francese -, da qualche anno stimata giudice di gara, è entrata a far parte della commissione regionale delle giacchette bleu. Un impegno importante per una ragazza che ha bruciato le tappe in virtù di grande professionalità e pari passione. Si occuperà soprattutto della segreteria con un’attenzione particolare sul settore giovanile. Forte dell’esperienza maturata nella 40-45 gare annuali dove ha rivestito ruolo di presidente, giudice d’arrivo, giudice moto, è pronta a dare il suo contributo alla regionale lombarda. «Da un paio di mesi mi sto confrontando con gli altri membri della commissione e tutto sta filando liscio come l’olio - racconta Francesca Tonelli -. Spero di poter dare un contributo importante a questa commissione di altissimo livello». Priscilla Bontempi, figlia dell’ex professionista Guido (classe ’60 lo è stato dal 1981 fino al 1995; nel suo palmares due medaglie d’argento ai mondiali su pista), laureata in economia e Commercio, è la referente del comitato lombardo per la categoria giovanissimi. Il suo impegno principale sarà quello di convincere i club a organizzare le gare dopo il 2020 davvero sfortunato per via della pandemia. Avrà anche il compito di coordinare l’attività, lo sviluppo e dare l’atteso sostegno delle società impegnate in questo delicatissimo settore del ciclismo giovanile. «Spero proprio che il 2021 sia l’anno della riscossa - si augura Priscilla Bontempi -: l’obiettivo è che i giovanissimi tornino a divertirsi. L’anno scorso solo nel Bresciano si sono disputate alcune gare. La speranza è che in questa stagione ci sia il ritorno all’attività promozionale dei nostri bambini e ragazzi». Priscilla Bontempi abita a Ronco di Gussago, dove risiedono anche mamma e papà.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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