Dalla «mezza» di Orzinuovi riparte il running bresciano

di Luca Regonaschi sport@bresciaoggi.it
Lo spettacolo della Bossoni Half Marathon: il running bresciano è ripartito da piazza Vittorio Emanuele II a Orzinuovi dopo i lunghi mesi segnati dall’attesa e dal lockdown SERVIZIO FOTOLIVE/Ivan BielliEva Grisoni: prima nel femminileFabio Gala: terzo nel maschile
Lo spettacolo della Bossoni Half Marathon: il running bresciano è ripartito da piazza Vittorio Emanuele II a Orzinuovi dopo i lunghi mesi segnati dall’attesa e dal lockdown SERVIZIO FOTOLIVE/Ivan BielliEva Grisoni: prima nel femminileFabio Gala: terzo nel maschile
Lo spettacolo della Bossoni Half Marathon: il running bresciano è ripartito da piazza Vittorio Emanuele II a Orzinuovi dopo i lunghi mesi segnati dall’attesa e dal lockdown SERVIZIO FOTOLIVE/Ivan BielliEva Grisoni: prima nel femminileFabio Gala: terzo nel maschile
Lo spettacolo della Bossoni Half Marathon: il running bresciano è ripartito da piazza Vittorio Emanuele II a Orzinuovi dopo i lunghi mesi segnati dall’attesa e dal lockdown SERVIZIO FOTOLIVE/Ivan BielliEva Grisoni: prima nel femminileFabio Gala: terzo nel maschile

E ricomincia così, in una domenica mattina di sole e sorrisi, la bella storia del running bresciano. Da Orzinuovi, una delle comunità più segnate dal Coronavirus a livello nazionale, e da piazza Vittorio Emanuele II, così spaziosa e affascinante che sembra fatta apposta per ospitare una grande manifestazione sportiva. Qual è stata l’ottava edizione della Bossoni Half Marathon, che in provincia è il primo evento podistico di taglia extralarge nel dopo-pandemia. Ma l’emergenza sanitaria non è un lontano ricordo, attenzione, e allora meglio parlare di un periodo «durante-Covid», declinato in protocolli anti-contagio e voglia di riprendere a correre in compagnia. Fortissimo desiderio che ha spinto la mezza maratona della Bassa verso il record di iscritti: ben 691 atleti si sono ritrovati ieri mattina per perpetuare quel rito artistico che è la corsa. Su una distanza per nulla banale, la metà dei fatidici 42,195 chilometri. Perciò anche i protagonisti della gara orceana sono speciali. Dal vincitore Giacomo Pensalfini, arrivato da Rimini, alla primadonna Eva Grisoni, che alza il trofeo e poi ritorna alla sua casa di Rezzato... in bici. Che domenica ecologica per la bresciana dell’Atletica Paratico, alla prima vittoria di spessore della carriera. «Vincere una mezza maratona non mi era mai successo, è bellissimo - se la gode Grisoni -. Ho eguagliato il mio primato sulla distanza, quindi sono molto felice». La podista di Rezzato è anche triatleta del Team Lykos: ecco perché, festeggiato il successo, è saltata in sella e ha pedalato verso casa per una quarantina di chilometri. Dietro di lei, in classifica e non nella scia della bici, le compagne di squadra Loretta Bettin e Simona Angelini: una tripletta da ricordare per il Paratico. Scampagnata fuoriporta davvero proficua pure per il romagnolo Pensalfini, che ha trionfato nettamente davanti all’amico e conterraneo Ismail El Haissoufi. Molto contento lo è pure Fabio Gala, che firma il nuovo personale e sale sul podio: il runner della Brescia Marathon è di casa nella Bassa, poiché viene dalla Offlaga cantata da Dellino Farmer. «Questi sono i miei percorsi, veloci e pianeggianti - sottolinea Gala -. Che gioia tornare a correre dopo un anno e mezzo e centrare subito una prestazione così». Quarta e quinta posizione per due sempreverdi dell’atletica nostrana, Abdellatif Batel (Rodengo-Mico) e il plurivincitore bresciano del 2021 Renato Tosi (Paratico). Anche il sesto, Nicola Venturoli della Venus Iseo, non può che complimentarsi con Tosi. Storie di amicizie e rivalità finalmente rinsaldate. Storie di allenamenti da coltivare e obiettivi da raggiungere. Come quelli di Stefano Lombardi, che sorprende tutti quando transita per la prima volta sul traguardo davanti a tutti, a metà gara, e poi rallenta un poco. Il gussaghese della Rodengo-Mico finirà tredicesimo e ammetterà che «è stato un ottimo test, ma la testa è al Campionato italiano di duathlon». A Lombardi mancano due settimane per il traguardo stagionale; Andrea Ferretti, invece, l’ha già tagliato. L’organizzatore della gara ha corso con la radiolina in mano per tenere tutto sotto controllo: chiusa la sua mezza in 1h29’46”, Ferretti ha ancora la forza per commentare dal palco la buona riuscita della competizione Fidal. «Grazie all’amministrazione comunale e ai cento volontari disseminati tra percorso e arrivo che hanno reso possibile questa bellissima giornata - le parole del timoniere del Gs Croce Verde -. Abbiamo realizzato qualcosa di speciale». Così, tra mascherine obbligatorie anche a inizio gara e partenze suddivise in tre batterie, è ripartito il running di casa nostra. Verso un futuro, si spera, sempre più lontano dal ricordo di un lockdown che a Orzinuovi ha lasciato un segno profondo. Ma anche dallo sport si può, e si deve, ripartire.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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