LE INDAGINI

Disordini e ultras violenti: retata non ancora finita

di Mario Pari
Accertamenti della Digos della Questura ancora in corso: non manca il materiale da consultare per identificare i responsabili
Le forze dell’ordine in campo giovedì sera per arginare i disordini
Le forze dell’ordine in campo giovedì sera per arginare i disordini
Le forze dell’ordine in campo giovedì sera per arginare i disordini
Le forze dell’ordine in campo giovedì sera per arginare i disordini

Sono tanti. Sono tutti quelli che in qualche modo sono stati svelati dalle indagini e su cui gli investigatori hanno puntato le loro attenzioni. Perchè di materiale, in quelle ore di tensione, violenza contro uomini e cose, ne è stato raccolto davvero tanto. Nel frattempo però sono arrivati i primi quattro provvedimenti, le prime quattro misure cautelari adottate dalla polizia di Stato e che dovranno essere poi convalidate. Si tratta di quattro bresciani, uno residente in città, gli altri tre in provincia. Devono rispondere a vario titolo di resistenza nei confronti delle forze dell’ordine e di invasione del terreno di gioco. Ora si trovano agli arresti domiciliari che sono stati eseguiti entro le 48 ore previste dalla legge per l’arresto in flagranza differita.

La sensazione è che si tratti solo dell’inizio dell’attività repressiva di una serata che passerà alla storia del tifo bresciano come una delle peggiori. Sicuramente almeno degli ultimi vent’anni, lasso di tempo intercorso dalle ultime volte in cui le frange più esagitate della tifoseria bresciana sono riuscite spingersi fin sotto la curva con i tifosi ospiti, e a invadere altri spazi rimasti inviolati per decenni. Ma se è comprensibile che le indagini si focalizzino sui responsabili dei disordini è altrettanto vero che uno dei punti centrali della vicenda è rappresentato dalla ricostruzione della serata di violenza a Mompiano. Una ricostruzione che sembra non dover partire dagli istanti in cui sul terreno del Rigamonti sono entrati fumogeni e teppisti, con aste di bandiere e coltelli.

Quanto tali gesti sono stati legati al risultato e quanto potrebbero essere la conseguenza di un’azione preordinata, decisa prima con la volontà di portare tensione e violenza a prescindere dal risultato? Una domanda che sorge spontanea se si considera che quando sono stati lanciati i primi fumogeni il Brescia era attacco e si stava giocando, quella che con ogni probabilità era l’ultima possibilità di tornare in vantaggio e disputare i tempi supplementari. Passaggi quindi che dovranno essere chiariti dagli investigatori, in particolare dalla Digos della Questura di Brescia e che potrebbero portare a sviluppi importanti sin dai prossimi giorni. Nel frattempo, oggi con ogni probbailità sarà il giorno dell’udienza di convalida degli arresti ai domiciliari dei quattro tifosi bresciani finiti nei guai. Primo sviluppo delle indagini che sono iniziate la sera stessa dei disordini esaminando le immagini raccolte a Mompiano dalla Scientifica della polizia di Stato. In una serata che quindi ha ancora molto da dire sotto diversi punti di vista, l’unico positivo dei quali è aver evitato che tutto degenerasse ulteriormente.•.

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