Fanchini in crescita, ma arriva un’altra delusione

Nadia Fanchini: un’altra delusione dopo l’esordio austriaco
Nadia Fanchini: un’altra delusione dopo l’esordio austriaco
Nadia Fanchini: un’altra delusione dopo l’esordio austriaco
Nadia Fanchini: un’altra delusione dopo l’esordio austriaco

Un piccolo passo in avanti ma ancora lontana dal suo standard migliore: Nadia Fanchini ha concluso al ventitreesimo posto lo slalom gigante di Coppa del Mondo svoltosi a Killington, nel Vermont, e che ha visto la vittoria dell’ex campionessa del mondo Tessa Worley su Nina Loeseth e l’azzurra Sofia Goggia (cresciuta al Rongai Pisogne di Enrico Serioli).

Nadia rispetto al disastroso opening di Soelden, in Austria, dove non era riuscita a qualificarsi per la seconda manche, ha conquistato qualche punticino ma è parecchio lontana dall’atleta che in questa specialità è riuscita spesso a concludere nel ristretto gruppo delle migliori.

Non è nemmeno stata fortunata, perché nella prima manche è partita per sedicesima con la pista deteriorata, mentre nella seconda è scesa sotto fitta nebbia come peraltro Manuela Moelgg, che le è però finita davanti.

PER POTER gareggiare con pettorali migliori dovrà giocoforza riaffacciarsi alla ribalta, altrimenti dovrà sempre giocarsi le due carte con la pista spesso segnata.

Ventiquattresima nella prima manche con 3”50 di distacco dalle Loeseth, nella seconda ha perso solamente pochi centesimi concludendo con un distacco di 3”81: un abisso considerato il suo valore e le sue ambizioni.

PURTROPPO, come a Soelden, ha sciato senza sbagliare molto ma le sono mancate l’esplosività e l’incoscienza che spesso fanno la differenza nelle competizioni di sci.

Probabilmente è in ritardo di condizione ma dovrà recuperare più presto che in fretta se non vorrà perdere l’autobus per il meeting iridato di Saint Moritz, in programma nel mese di febbraio e appuntamento clou di una stagione partite in salita.

Nel giorno in cui l’Italsci ha piazzato al terzo, quarto, settimo, ottavo, nono, sedicesimo e ventesimo posto le azzurre Sofia Goggia, Marta Bassino, Francesca Marsaglia, Federica Brignone, Irene ed Elena Curtoni e Manuela Moelgg, è stata proprio Nadia la peggiore delle azzurre fatto salvo la mancata conquista della qualifica della giovanissima Laura Pirovano. Siamo solo all’inizio della stagione e potrà sicuramente recuperare il terreno perduto, ma per riuscirci dovrà tornare a sciare come sa con grinta e determinazione.A.MAS.

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