La missione sulla carta appare proibitiva ma la Feralpisalò non è nuova a imprese che parevano impossibili, come dimostra il blitz di Pasquetta allo stadio Zini di Cremona. A Piacenza arriva il Como (ore 14), 2° e in grande spolvero, reduce da 4 successi consecutivi e in piena corsa per la promozione diretta in Serie A. La squadra di Marco Zaffaroni e del presidente Giuseppe Pasini ha bisogno di racimolare punti per non dover accantonare la speranza di accedere ai play-out, gli spareggi salvezza.
La gara di andata allo stadio Sinigaglia è finita in una bolgia. Raggiunto il pareggio con Compagnon, i gardesani sono rimasti in inferiorità numerica per l’espulsione di Letizia, e hanno dovuto inchinarsi 1-2 a un gol di Gabrielloni in pieno recupero.
«I numeri dicono che nelle ultime 17 partite abbiamo conquistato 24 punti - ha ricordato Zaffaroni nella conferenza stampa dell’anti vigilia -. Un dato confortante, non una delle tante chiacchiere che si porta via il vento. Sono convinto che lotteremo sino alla conclusione del campionato. La squadra c’è, se la deve giocare. Nel finale di stagione spesso non si vede la differenza di valori evidenziata dalla classifica. A patto di lottare con determinazione, rabbia e cattiveria».
La probabile formazione
Per quanto riguarda la formazione, in difesa Pilati rileverà lo squalificato Ceppitelli. Al suo fianco Bergonzi e Martella, che però lamenta un leggero risentimento muscolare e, se gettasse la spugna, lascerebbe il posto a Tonetto. In porta Pizzignacco. Balestrero ha recuperato, ma non garantisce di tenere per l’intera partita: di conseguenza, inizierà dalla panchina. Esterni Letizia e Felici. Fiordilino regista, con Kourfalidis e Zennaro mezze ali. Punte La Mantia e Compagnon, ma Dubickas e Butic sono pronti a fornire il loro apporto.
Il Como risponde col 4-4-2. L’uomo di maggior talento è il brasiliano Strefezza, arrivato a gennaio dal Lecce. Il cannoniere della squadra, Patrick Cutrone, ex Milan, ha firmato 11 reti. È da 8 partite che i lariani segnano, e la Feralpisalò da 7 (il record appartiene al Pisa, con 17): nessun’altra sta facendo meglio.