Feralpisalò, goduria infinita Gol last-minute per sognare

L’hanno sempre chiamata zona Cesarini, per ricordare l’argentino della Juventus che segnava negli ultimi istanti. Ma adesso sta diventando la zona Feralpisalò, che trova spesso la strada del gol sui titoli di coda. È capitato anche contro il Lecco di Luciano De Paola, che si è difeso strenuamente, mantenendo lo 0-0 grazie a Pissardo, autore di una serie di interventi prodigiosi. Fino al 93’, quando Simone Guerra ha sbloccato, deviando di testa un lancio a spiovere di Guidetti. Grazie al suo occhio attento, il piacentino ha colto il momento per scattare, e sorprendere i difensori avversari. Vittoria sofferta, arrivata in extremis ma ampiamente meritata considerando la qualità del gioco espresso e il gran numero di occasioni costruite. Guerra fa ormai parte della storia della Feralpisalò, visto che in campionato ha già firmato 57 reti. È lui il primatista assoluto, davanti a Bracaletti (44). In questa stagione l’attaccante aveva già segnato in pieno recupero lo scorso 26 novembre contro la Pergolettese: al 90’ per il 5-0 e al 93’ per il 6-0. Guizzi ininfluenti, serviti solo ad arrotondare il punteggio. Domenica la prodezza ha lasciato un segno pesante. Ha consentito di mantenere il terzo posto in classifica, a fianco del Renate, a tre lunghezze di distacco dal Padova e a cinque dalla capolista Südtirol, che deve però recuperare due gare. Il successo atteso più a lungo? Il 7 novembre con la Giana di Oscar Brevi, ex Lumezzane, squadra chiusa a riccio proponendo un calcio d’altri tempi: tutti asserragliati nella propria area, e rinvii lunghi sperando di azzeccare un’azione pungente in contropiede. Ha vacillato ripetutamente (pali di Carraro e Luppi, alcuni tiri parati da Zanellati, ex Rezzato in D, altri fuori dallo specchio), ma è rimasta a galla. Finché al 96’, all’altezza della bandierina, Di Molfetta ha battuto una punizione da lui stesso conquistata: sullo spiovente, nel ribollire davanti alla porta, Zanellati non ha trattenuto la sfera, il centrocampista Guidetti se l’è trovata davanti, e non ha avuto alcuna difficoltà a metterla dentro. Nel finale è giunto pure il 2-1 di Trento, il 20 ottobre: Davide Luppi ha spostato l’ago della bilancia all’83’, con un pallonetto maligno. Tre anche i pareggi ottenuti proprio agli sgoccioli, evitando sconfitte che avrebbero pesato duramente. Con la Triestina, al Nereo Rocco, il 31 ottobre, Spagnoli ha siglato il definitivo 1-1 al 95’. Su incursione di Corrado, e successivo cross, Offredi ha smanacciato, e l’ex Modena si è fatto trovare pronto sul palo più lontano, insaccando da distanza ravvicinata. Il 14 novembre, con la Virtus Verona, Miracoli ha raggiunto l’1-1 all’81’. E la settimana successiva, a Bolzano, col Südtirol, a rimediare è stato Balestrero all’85’, con un tocco da distanza ravvicinata. Il record del più… tardivo appartiene a Miracoli, entrato nel tabellino dei marcatori al 97’. È capitato il 16 febbraio 2020, contro il Gubbio, al «Turina». Umbri avanti 3-2 (Malaccari e doppietta di Juanito Gomez, per i verdeblù Scarsella e Andrea Caracciolo), ma poi raggiunti dalla fiondata imprendibile di Miracoli.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA