«Feralpisalò, questa è la mia impresa più memorabile»

di Sergio Zanca
Simone Guerra, 33 anni, con il trofeo della Lega Pro per la vittoria del campionato: ha contribuito alla promozione in Serie B della Feralpisalò con 10 reti FOTO ONLY CREWSimone Guerra festeggia la promozione con la moglie Martina e la figlia Camilla FACEBOOK SIMONE GUERRA
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Simone Guerra, 33 anni, con il trofeo della Lega Pro per la vittoria del campionato: ha contribuito alla promozione in Serie B della Feralpisalò con 10 reti FOTO ONLY CREWSimone Guerra festeggia la promozione con la moglie Martina e la figlia Camilla FACEBOOK SIMONE GUERRA
Simone Guerra, 33 anni, con il trofeo della Lega Pro per la vittoria del campionato: ha contribuito alla promozione in Serie B della Feralpisalò con 10 reti FOTO ONLY CREWSimone Guerra festeggia la promozione con la moglie Martina e la figlia Camilla FACEBOOK SIMONE GUERRA

Portandola in serie B, Simone Guerra è entrato nella storia della Feralpisalò. E con 218 presenze in 6 anni, ha raggiunto Andrea Bracaletti, rimasto in verdeblù dal 2010 al 2017: i 2 tengono a distanza il difensore Omar Leonarduzzi (193), il portiere Paolo Branduani (147), l’attaccante Luca Miracoli (142) ed Elia Legati (139), che contro la Pro Sesto ha disputato la sua ultima gara. In fatto di gol, poi, Guerra è sul gradino più alto del podio. In campionato, con la Feralpisalò ne ha firmati 75 più altri 6 in Coppa Italia: precede lo stesso Bracaletti (44), Luca Miracoli (37), Fabio Scarsella (34) e Andrea Caracciolo (20). «È la 3ª promozione in carriera ed è quella che sento più mia - assicura Guerra, impegnato a giocare con la figlioletta Camilla nei giardini di Desenzano -. Le precedenti le ho ottenute in piazze di prestigio, come La Spezia e Vicenza, che volevano entrare in un’altra dimensione ma questa promozione in B la conserverò per sempre nel cuore. Un’annata fantastica, vissuta da protagonista. Vincere è sempre straordinario, però stavolta ho sentito davvero la fiducia di tutti». Il segreto del successo? «La continuità: 10 gare utili consecutive nell’andata e 12 nel ritorno. E ancora: gli allenamenti sempre al massimo, l’unità del gruppo, gli obiettivi comuni». Adesso l’avventura in Serie B: «Io la conosco già, sono entusiasta della nuova avventura. È una possibilità di prestigio per tutti». Le neo promosse dell’anno scorso si stanno comportando bene, a dimostrazione che il salto dalla C alla B non è proprio un’avventura al buio: «Bari e Südtirol stanno lottando addirittura per la A, Modena e Palermo occupano una tranquilla posizione di mezza classifica. Mi sembra che tutte, la scorsa estate, abbiano confermato lo zoccolo duro effettuando pochi innesti. Mi auguro succeda così anche da noi». A portare Guerra sul lago di Garda è stato Michele Serena, che lo aveva già allenato a La Spezia (nell’anno del triplete: campionato, Coppa Italia e Supercoppa) e a Venezia. Debutto il 6 settembre 2015, allo stadio Moccagatta di Alessandria, contro l’ex Beppe Scienza: «Ricordo molto bene quella gara, perché sono andato subito a segno su cross di Allievi - ricorda Guerra -. Un esordio brillante: c’erano Caglioni, Tantardini, Leonarduzzi, Ranellucci, Pinardi, Bracaletti, Settembrini e Romero, autore del gol del definitivo 2-1. Grandissimo il legame con Serena. Lo devo ringraziare, perché ha sempre avuto fiducia in me». Due gli anni di convivenza con Bracaletti, che ha raggiunto nella classifica delle presenze: «Con lui ho avuto un buonissimo rapporto, tanto che ci sentiamo ancora oggi. L’ultima partita giocata insieme? Nei play-off del maggio ’17: il 2-2 con la Reggiana al Mapei Stadium. Dopo una grande prestazione, con due pali nostri e due salvataggi sulla linea. Ma siamo stati eliminati a causa della peggiore classifica. Bracaletti è poi passato alla Triestina». Triestina, che, guarda il caso, sabato si è salvata a spese del suo Piacenza, retrocesso in D: «Mi dispiace sia finita così. Il Piacenza non meritava di scendere». Guerra è di San Nicolò, un paese della provincia: «Come i 2 fratelli Inzaghi. Tutti attaccanti, al pari del sottoscritto. Evidentemente c’è un’aria buona dalle mie parti per la nascita delle punte». È il momento di rivivere i gol più belli con la Feralpisalò: «Su tutti, la rovesciata contro la Juventus under 23 della scorso campionato. Ma anche quest’anno non sono mancate le reti belle: il 4-0 contro il Novara dopo una bella azione corale; il temporaneo 2-1 col Mantova in tuffo di testa su cross di Voltan allo scadere del 1° tempo e l’1-0 di Crema con la Pergolettese dopo il 90’». Il bomber piacentino sabato con la Pro Sesto ha sbloccato il punteggio sfruttando un lancio in profondità di Siligardi e raggiungendo quota 10 reti. L’inserimento negli spazi è il suo marchio di fabbrica. «Sì. Non essendo altissimo, non posso attendere i traversoni in area. Così cerco di segnare attaccando il primo palo», conclude Guerra, che in questi giorni ha ricevuto centinaia di messaggi di congratulazioni da amici come Pippo Inzaghi ed ex compagni come Nainggolan. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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