la partita

Feralpisalò resta di legno e affonda nell'altro lago

Federico Carraro, Emanuele Suagher e Denis Hergheligiu: che delusione
Federico Carraro, Emanuele Suagher e Denis Hergheligiu: che delusione
Federico Carraro, Emanuele Suagher e Denis Hergheligiu: che delusione
Federico Carraro, Emanuele Suagher e Denis Hergheligiu: che delusione

Gara con due tempi completamente differenti e con due arbitri. Non basta un brillante primo tempo alla Feralpisalò per uscire imbattuta dal «Rigamonti-Ceppi». Dopo essere rimasto rintanato a lungo nella propria metà campo, salvato in 2 occasioni dai legni, il Lecco inizia la ripresa in maniera garibaldina, colpisce a sua volta un palo e, subito dopo, sblocca il punteggio con una fiondata di Iocolano. Il resto è inutile, confuso assalto della Feralpisalò.
Una partita dal doppio volto, insomma: primo tempo della Feralpisalò, capaci di reggere le redini della manovra e di tenere in scacco gli avversari, costretti a subire a lungo. E seconda parte della contesa con il Lecco riemerso dal nulla, abile a sfruttare le folate di vento a favore, e a schiodare il punteggio. Il pareggio sarebbe stato il risultato più equo, ma il calcio è bello per l'imprevedibilità dell'andamento.

Curioso anche il fatto che la gara sia stata diretta da 2 arbitri. Ha iniziato Federico Fontani di Siena, al 5°o anno di Lega Pro (due, con lui, i precedenti della Feralpisalò: 3-0 col Ravenna il 16 febbraio '19 e 2-0 lo scorso 14 febbraio a Bolzano col Sudtirol di Vecchi). Fontani si è poi infortunato, rimediando una distorsione alla caviglia. Così nell'intervallo ha ceduto il fischietto al quarto uomo, Manuel Gambuzzi, di Reggio Emilia, che in un paio di circostanze ha preso decisioni poco condivise.
Stefano Vecchi, tecnico dei gardesani, affida a Pisano il compito di affiancare Suagher al centro della difesa, mandando in panchina sia Legati che Bacchetti. Confermati come terzini Bergonzi e Corrado. In porta c'è Gelmi, preferito a Liverani. A centrocampo Hergheligiu, Carraro in cabina di regia, e Balestrero, che ha scontato il turno di squalifica, al pari di Di Molfetta, chiamato a ricoprire il ruolo di rifinitore. In attacco Luppi e Miracoli.
L'allenatore del Lecco, Mauro Zironelli, conferma la formazione della settimana scorsa, con Iocolano e Tordini trequartisti alle spalle di Mastroianni, l'unica punta. Sia l'ex Tommaso Morosini che l'attaccante Ganz, figlio d'arte, partono dalla panchina.Pronti, via ed è subito palo della Feralpisalò. Di Molfetta batte un angolo, ed Hergheligiu, di testa, colpisce il legno. I gardesani sono aggressivi ed esercitano una pressione costante. Impediscono al Lecco di ragionare, e di impostare con disinvoltura. Nonostante la supremazia territoriale, bisogna attendere la mezz'ora per assistere alla seconda occasione, ma Di Molfetta, piazzato al limite dell'area, svirgola.

Una deviazione debole di Miracoli in acrobazia, poi due punizioni calciate da Di Molfetta: una assorbita a terra dal portiere Pissardo, l'altra fuori dallo specchio.
Al 45' la Feralpisalò è fermata dalla traversa: corner dell'ex mantovano Di Molfetta, e Suagher stacca bene di testa: ancora una volta il legno salva il Lecco che, in 45 minuti, ha combinato poco o nulla, limitandosi a un atteggiamento prudente e a contenere gli avversari.
Nella ripresa partenza lanciata del Lecco, che colpisce il palo con Tordini, e sul proseguimento dell'azione impegna severamente Gelmi. Al 9' sblocca Iocolano, con una sventola. La Feralpisalò avrebbe l'opportunità di pareggiare con Miracoli al 24', ma il portiere Pissardo gli dice di no, poi si salva dal successivo tentativo di Suagher, che tocca malamente, poiché atterrato nella mischia. Da qui le vivaci proteste dei gardesani. Ma l'arbitro non concede il rigore: non è davvero giornata. E adesso all'orizzonte si profilano i terribili ragazzini della giovin Signora: la Juventus under 23, già vittoriosa in coppa Italia, sarà al Turina domenica. 

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