Franzosi è campione provinciale

di Angiolino Massolini
Mattia Negrente vittorioso a braccia alzate sul traguardo del Trofeo Rinaldo Sgotti Foto RodellaLuca Franzosi con Renato Moreschi e Gianni Pozzani FOTO Rodella
Mattia Negrente vittorioso a braccia alzate sul traguardo del Trofeo Rinaldo Sgotti Foto RodellaLuca Franzosi con Renato Moreschi e Gianni Pozzani FOTO Rodella
Mattia Negrente vittorioso a braccia alzate sul traguardo del Trofeo Rinaldo Sgotti Foto RodellaLuca Franzosi con Renato Moreschi e Gianni Pozzani FOTO Rodella
Mattia Negrente vittorioso a braccia alzate sul traguardo del Trofeo Rinaldo Sgotti Foto RodellaLuca Franzosi con Renato Moreschi e Gianni Pozzani FOTO Rodella

Ha bevuto per la prima volta nel calice della vittoria con un finale degno di un campioncino: lo juniores scaligero Mattia Negrente (Assali Stefen Cadidavid) ha vinto per distacco la seconda edizione del Trofeo Rinaldo Sgotti organizzato dal Team Nuvolento di patron Ronny Botti a Nuvolento-Paitone alla presenza di numerosi tifosi. Il titolo provinciale è stato invece conquistato da Luca Franzosi (Aspiratori Otelli Alchem Carin Baiocchi), 5° assoluto e autore di una corsa molto positiva. Lui e non altri è stato il più bravo della pattuglia targata Brescia. La corsa è stata disegnata su un circuito molto nervoso tra i Comuni di Nuvolento, Paitone e Prevalle, che ha rappresentato un severo banco di prova per i 191 partenti, i quali si son sfidati tra stradine strette e sinuose, prima di arrampicarsi sul traguardo in salita al Santuario di Paitone. Dopo la partenza dal centro sportivo di Nuvolento i corridori hanno affrontato otto giri del circuito, per poi andare a caccia di gloria negli ultimi quattro chilometri piuttosto duri che hanno fatto la differenza. Nel corso dei giri pianeggianti alcuni corridori sono stati coinvolti in alcuni capitomboli, senza gravi conseguenze. Per riuscire a presentarsi ai piedi dell’ascesa finale nelle condizioni migliori per giocarsi le loro chances hanno dovuto compiere alcuni miracoli di equilibrio, ma alla fine oltre la metà dei partenti ha tagliato il traguardo. Alcuni con la bava alla bocca e il viso rosso per lo sforzo, ma anche questo fa parte del ciclismo che piace agli appassionati. Prima dell’epilogo che ha sancito la supremazia del veronese Mattia Negrente cresciuto alla Bruno Gaiga che ha tenuto a battesimo anche Damiano Cunego, si sono verificati alcuni allunghi che però non hanno inciso profondamente sull’esito finale. Intorno al giro di boa ha accennato l’attacco peraltro subito annullato il bergamasco Michele Colosio. Poi sono saliti alla ribalta Ruscito, Sangalli e Gallio ma anch’essi sono stati ridotti presto a miti propositi. Il gruppo sfilato in lunga fila indiana ha affrontato i quattro chilometri conclusivi: sui titoli di coda è stato Mattia Negrente a mettere i punti sulle i guadagnando un successo a lungo atteso e meritato. Alle sue spalle hanno chiuso in un fazzoletto Turconi, Volpato, Arrighetti e Luca Franzosi. Quindi la lunga teoria degli arrivi tra l’entusiasmo e l’applauso dei tifosi. In zona arrivo oltre al presidente provinciale Gianni Pozzani che ha premiato il neo-campione provinciale Luca Franzosi presenti anche il suo vice Renato Moreschi, l’ex consigliere nazionale Battista Cailotto, l’ex membro della commissione tecnica nazionale Remo Cordioli, il campione del mondo di Salò 1962 Renato Bongioni e numerosi altri dirigenti e corridori che hanno sancito il successo della corsa che sicuramente verrà riproposta nel 2023. Ancorchè non presente di persona, Luciano Manelli ha messo a disposizione alcune sue auto Renault all’organizzazione, come peraltro nel corso della mattinata al Trofeo Sergio Andrea Tavana,a conferma di una generosità sempre pronta ad aiutare.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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