«I successi, gli infortuni il tumore, i nipotini: ecco i miei 35 anni»

di Angiolino Massolini
Da sinistra papà Sandro, Elena Fanchini, la sorella Nadia e mamma Giusy: manca l’altra sorella SabrinaIl 16 gennaio 2015 Elena Fanchini vince la discesa di Coppa a CortinaElena Fanchini esulta il 6 febbraio 2005: è argento al Mondiale
Da sinistra papà Sandro, Elena Fanchini, la sorella Nadia e mamma Giusy: manca l’altra sorella SabrinaIl 16 gennaio 2015 Elena Fanchini vince la discesa di Coppa a CortinaElena Fanchini esulta il 6 febbraio 2005: è argento al Mondiale
Da sinistra papà Sandro, Elena Fanchini, la sorella Nadia e mamma Giusy: manca l’altra sorella SabrinaIl 16 gennaio 2015 Elena Fanchini vince la discesa di Coppa a CortinaElena Fanchini esulta il 6 febbraio 2005: è argento al Mondiale
Da sinistra papà Sandro, Elena Fanchini, la sorella Nadia e mamma Giusy: manca l’altra sorella SabrinaIl 16 gennaio 2015 Elena Fanchini vince la discesa di Coppa a CortinaElena Fanchini esulta il 6 febbraio 2005: è argento al Mondiale

Elena Fanchini spegne oggi 35 candeline ed è il primo compleanno da ex. Questa sera festeggia il compleanno insieme all’amato Denis nella loro bella casa di Vissone a pochi chilometri di distanza da Montecampione, dove vivono mamma Giusy e papà Sandro: «Giusto un brindisi senza troppa euforia - dice Elli -, perché in questo periodo è giusto rimanere tranquilli in casa senza eccedere nelle feste: sono troppe le persone che ancora combattono contro il Covid 19». I 35 anni però sono però un bel traguardo, e soprattutto arrivano a pochi giorni dall’addio alle gare: «La decisione in verità era nell’aria da qualche mese - ribadisce Elena Fanchini -. L’ho ufficializzata insieme a mia sorella Nadia, sapevamo di essere giunte ormai alla conclusione della carriera». Basta gare in giro per il mondo, dunque, ma sci ai piedi ancora a lungo: «Come no! È da quando avevo 3 anni che scio, quindi proseguirò perché è la mia passione e mi diverto ancora un sacco». Una lunghissima carriera, costellata da successi e anche da tanti infortuni: «Purtroppo si - sospira -. A 12 anni sono entrata per la prima volta in sala operatoria a Bergamo per l’intervento al ginocchio destro. Tre anni dopo sono stata operata al ginocchio sinistro per la cartilagine assottigliata». Ma il ginocchio ha continuato a fare le bizze. Poi un altro intervento eseguito dal dottor Giovanni Libassi e in seguito ancora un altro eseguito dal dottor Giacomo Stefani: «Grazie al dottor Guglielmo Marrale successivamente sono stata presa a cuore dal dottor Stefani che mi ha risolto il problema ed è diventato l’ortopedico di fiducia della mia famiglia». Una serie di stop che hanno inciso profondamente sulla carriera: «Nello sci purtroppo l’infortunio è dietro l’angolo. Anche quando mi stavo allenando a Hintertux poco prima del Mondiale di Val d’Isere nel 2009, il ginocchio sinistro ha fatto crac. Ma quasi tutti gli anni durante l’estate sono entrata in sala operatoria per ripulirli». ELENA FANCHINI ha dovuto combattere anche con un tumore: «L’amore della famiglia e la passione per lo sci mi hanno consentito di affrontarlo con grande forza. Sono tornata a sciare anche se mi sono infortunata quasi subito. Alla fine ce l’ho fatta: una delle vittorie più importanti della mia vita». Le altre? «L’ultima in ordine di tempo è la nascita di Nicolò e Alessandro, i figli di Sabrina e Nadia, i miei nipotini: hanno portato una indefinibile ventata di entusiasmo e d’amore». Non solo sfortuna nei primi 35 anni di Elena Fanchini: «Ci sono stati anche tanti giorni radiosi. Quando sono entrata nella squadra delle Alpi Centrali sono stata seconda nelle classifiche ufficiali e così sono entrata in Nazionale. Quando ho vestito la tuta delle Alpi Centrali ho provato un’emozione indescrivibile, perché sulla sinistra c’era lo scudetto tricolore: sciare con il tricolore sul petto è stato fantastico». Dopo avere vinto tanto a livello giovanile, dove spesso ha messo sotto anche i maschi, è iniziata la carriera internazionale: «Ricordo come fosse ieri il debutto in Coppa Europa all’Abetone il 23 gennaio 2003: una soddisfazione enorme. E l’esordio in Coppa del mondo a Santa Caterina Valfurva il giorno dell’Epifania del 2005 davanti ai familiari». Il 2005 è stato un anno speciale: «Già, l’argento ai Mondiali assoluti di Bormio-Santa Caterina Valfurva; argento e bronzo al meeting iridato juniores di Bardonecchia; la prima vittoria in Coppa a Lake Louise il 2 dicembre alla 9ª presenza». Poi i 2 terzi posti di Lake Louise e Beaver Creek nel 2013 e il trionfo a Cortina il 16 gennaio 2015: «Vincere in Coppa è straordinario, in Italia ancora di più. Ho toccato il cielo con un dito». I NUMERI di Elena Fanchini sono da applausi: 6 partecipazioni ai Mondiali, 3 alle Olimpiadi,12 titoli italiani conquistati: «Ho cercato di farmi onore. Ricordo con grande entusiasmo il debutto al Mondiale di Bormio-Santa Caterina e quello olimpico a Torino 2006: due indimenticabili eventi vissuti davanti a chi mi vuole bene». Adesso è tempo di iniziare un altro capitolo della vita: «Sono pronta ad affrontarla con la stessa grinta con cui ho superato il tumore e gli infortuni. Mi ritengo comunque una persona fortunata perché il mio sogno si è realizzato: ora cercherò di insegnare a sciare ai bambini, ma soprattutto di fare il mio dovere alle Fiamme Gialle». Con le sorelle Nadia eSabrina, è spesso impegnata nel volontariato, senza clamore. Giù il cappello, dunque, per i 35 anni di Elena Fanchini, una campionessa e di una persona davvero speciali. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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