ciclismo

Giro d’Italia a Bagolino. Il sindaco: «Ci renderà noti ovunque»

di Angiolino Massolini
Mancano 70 giorni alla tappa bresciana della corsa rosa, prevista per martedì 24 maggio. Il sindaco Marca e l'assessore Alberti: «Per il passaggio della corsa è già tutto esaurito» Nel 1970, durante la scalata al Crocedomini, l'incidente che stroncò la carriera a Denti
Mino Denti soccorso dopo l’incidente del 1970 sul Crocedomini: il corridore bresciano cadde in discesa e si procurò ben 18 fratture
Mino Denti soccorso dopo l’incidente del 1970 sul Crocedomini: il corridore bresciano cadde in discesa e si procurò ben 18 fratture
Mino Denti soccorso dopo l’incidente del 1970 sul Crocedomini: il corridore bresciano cadde in discesa e si procurò ben 18 fratture
Mino Denti soccorso dopo l’incidente del 1970 sul Crocedomini: il corridore bresciano cadde in discesa e si procurò ben 18 fratture

Mancano 70 giorni alla 16ª tappa del Giro d’Italia, in programma martedì 24 maggio con partenza ufficiosa dall’Orologio di Salò, avvio ufficiale davanti allo stabilimento Valsir di Vobarno e arrivo all’Aprica dopo 200 chilometri. L’entusiasmo in Vallesabbia sta crescendo in modo esponenziale e sono numerose le manifestazioni collaterali che stanno per essere messe sul tavolo. Per la sesta volta dal 1970 verrà scalato il Passo Crocedomini: la quinta dal versante di Bagolino, mentre la prima volta venne affrontato da quello di Bienno. Il 23 maggio 1970 la corsa scattò da Zingonia, nella Bergamasca, per terminare a Malcesine e fu segnata dal grave incidente di Mino Denti, caduto nella discesa a causa della ghiaietta che lo fece precipitare per ben 12 metri e gli procurò ben 18 fratture. Venne soccorso dal suo primo maestro Gino «Mago» Riccardi e da un contadino che era andato a prendere l’acqua nel torrente dove Denti era precipitato. Una carriera stroncata sul più bello, la sua. Dopo essere stato soccorso venne ricoverato all’ospedale di Tione, in provincia di Trento, perché un incidente a Nozza aveva bloccato la strada per Gavardo. Al momento della caduta pedalava attorno alla quindicesima-ventesima posizione. In testa c’erano i bresciani Michele Dancelli e Pierfranco Vianelli, con il danese Ole Ritter e il belga Martin Van Den Bossche. A Malcesine il successo di giornata andò a Enrico Paolini, con Franco Bitossi in maglia rosa. Il Crocedomini venne poi scalato dal versante bagosso nel 1976, con Fausto Bertoglio protagonista; nel 1982 (famoso per l’attacco della Bianchi a Bernard Hinault). Nel 1997 e nel 1998 il prim’attore fu Marco Pantani. La Valsabbia e naturalmente Bagolino si apprestano a festeggiare l’evento come merita. Gianzeno Marca, un passato da buon sciatore tra i pali, sindaco di questa fantastica località, insieme all’assessore allo sport Nicola Alberti è allertato per promuovere come merita questo grande evento: «Il Giro d’Italia rappresenta un formidabile volano per il turismo - dice il primo cittadino -. La corsa rosa ci permetterà di fare conoscere il nostro territorio e le peculiarità bagosse: non solo bellezze naturali ma arte, cultura, storia e quant’altro entreranno nelle case di tutto il mondo attraverso la televisione e i media in generale. Il Giro d’Italia è un modo straordinario per promuovere il nostro paese e la conferma arriva dalle prenotazioni fatte per il 24 maggio: a Bagolino è praticamente fin d’ora tutto esaurito. Tra le varie prenotazioni mi piace sottolineare quelle fatte dalla Feralpi, che sarà a Bagolino dal fine settimana precedente fino al passaggio della corsa».

L’assessore Alberti si sta già muovendo in varie direzioni per celebrare l’evento: «Insieme ad alcuni amici stiamo pianificando alcuni eventi collaterali - rivela -. Sono un grande appassionato di ciclismo e voglio ringraziare Paolo Zanni e tutto lo staff organizzatore per averci consentito di entrare dalla porta principale del Giro d’Italia. Questa volta non dovrò recarmi sul Giau oppure sul San Carlo per vedere la corsa. Potrò rimanere tranquillo sulla porta di casa per gustarmi questo grande spettacolo. Prima del passaggio della corsa rosa organizzeremo la presentazione e altre iniziative, come il concorso riservato alle vetrine, ma abbiamo tanta carne sul fuoco e intendiamo svelare ogni cosa a suo tempo». Bagolino, oltre ad essere stata inserita nel programma corsa del Giro, per 5 volte è stata attraversata anche dal prestigioso Giro delle Valli Bresciane organizzato dal 1958 al 1962 dal Pedale Bresciano con partenza e arrivo a Brescia con i successi di Giancarlo Lina, Franco Cribiori, Attilio Porteri, Renato Bongioni, Fausto Adami, nonché dal 1992 al 1997 dal Gs La Comida con avvio da Brescia e arrivo a Ome con le vittorie di Riccardo Faverio, Mario Pigoli, Luca Prada, Stefano Faustini, Emiliano Murtas, Roberto Turconi. Nel 2007 anche la 3 Tre Ciclistica Internazionale Bresciana è transitata da Bagolino nella tappa scattata e conclusa a Anfo per l’organizzazione del Vc Rinascita e del Team Vallesabbia di Erminia Zambelli e Danilo Frapporti. La corsa dilettantistica ha sempre affrontato il versante camuno, quella degli juniores ha raggiunto Bagolino dall’altro versante. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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