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Il Gp Bresciaoggi unisce le epoche «Il ciclismo è una palestra di vita»

di Vincenzo Corbetta
Premiati i trionfatori dell'edizione 2023 nelle categorie juniores, allievi ed esordienti
I re e i vicere del 2023 I vincitori e i classificati sul podio del Gran Premio Bresciaoggi 2023 SERVIZIO ONLY CREW / RICCARDO BORTOLOTTI
I re e i vicere del 2023 I vincitori e i classificati sul podio del Gran Premio Bresciaoggi 2023 SERVIZIO ONLY CREW / RICCARDO BORTOLOTTI
I re e i vicere del 2023 I vincitori e i classificati sul podio del Gran Premio Bresciaoggi 2023 SERVIZIO ONLY CREW / RICCARDO BORTOLOTTI
I re e i vicere del 2023 I vincitori e i classificati sul podio del Gran Premio Bresciaoggi 2023 SERVIZIO ONLY CREW / RICCARDO BORTOLOTTI

 Mai come quest’anno il Gran Premio Bresciaoggi di ciclismo unisce le generazioni. In prima fila siede - orgoglioso ma anche emozionato - chi ha scritto pagine indelebili della storia delle 2 ruote, dietro le promesse - dagli juniores agli esordienti -, dominatrici della stagione 2023 e pronti a ripetersi nel 2024 agonisticamente all’alba. Al di là delle classifiche e dei podi, ciò che conta è il messaggio che i campioni di un tempo - e che campioni: olimpici, mondiali, europei, vincitori di tappe al Giro di Milano-Sanremo, maglie rosa - trasmettono ai ragazzi sulla bellezza e sulla forza dello sport agonistico. Si dice spesso che nulla è più come un tempo, ma la passione per il ciclismo non conosce epoche.

La cerimonia

A Brescia non c’è ciclismo se la penna, in questo caso la voce, non è quella del «nostro» Angiolino Massolini. Che nell’ora e un quarto di evento - un lavoro di squadra tra la redazione sportiva e Publiadige, la nostra concessionaria di pubblicità - dà fondo a tutto il suo sapere enciclopedico, mai pedante, condito con chi la professione di giornalistica ce l’ha nel sangue. Si ascolta tutto in religioso silenzio, soprattutto i giovani perché imparino. Il luogo, come di consueto, è la concessionaria Renault Manelli di via Triumplina. L’accoglienza è splendida, Luciano Manelli è un fantastico padrone di casa, ma del resto uno che nel ciclismo ha fatto di tutto - corridore, dirigente, presidente, sponsor - ha una sensibilità speciale: «Il Gp Bresciaoggi è una bellissima rimpatriata per campioni indimenticabili -le parole di Manelli - e una finestra sul futuro. Per noi è un onore ospitarlo da anni».

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Sul tavolo luccicano le coppe e le targhe di Egidio Premiazioni, con Sandro Maffezzoni sempre sul pezzo. Un messaggio potente Non c’è uno dei grandi campioni presenti al Gran Premio Bresciaoggi che non abbia una parola di incoraggiamento per i ciclisti: «Questo è un premio molto ambito dai ragazzi - dichiara Gianni Pozzani, delegato provinciale della Federciclismo -. Bresciaoggi da sempre dà molto spazio al nostro sport e ne abbiamo sempre bisogno». Fabrizio Bontempi è il presidente del settore tecnico: «Non è facile per i giovani avere tutti i giorni questa abnegazione, questo spirito di sacrificio - dice -. Ma spero che siano consapevoli di quanto sono fortunati ad avere scelto uno sport come il nostro». Mario Anni si dice commosso dal «vedere in platea un simile numero di ragazzi e ragazze che destinano le loro energie alla fatica quotidiana che richiede la bicicletta. Il ciclismo è una palestra di vita». E a proposito di commozione, quando vengono premiati i fratelli Marcello, Pietro e Antonio Bregoli piangono: «Al ciclismo questa famiglia ha dato qualcosa di unico», le parole di Massolini.

Il ringraziamento: «Abbiamo sempre lavorato col cuore, senza mai guardare il portafoglio». Le promesse Ecco i veri protagonisti, i primi 3 di ogni categoria. Nell’ordine: Davide Donati, Michele Bicelli e Mirko Coloberti (juniores); Francesco Baruzzi, Marco Loda, Sebastiano Tavelli (allievi), Cristian Ghiroldi, Gabriele Montesin, Andrea Tetoldini (esordienti 1° anno); Angelo Berberi, Alessandro Chitò, Nicola D’Adda (esordienti 2° anno). Una delle considerazioni più belle arriva a cerimonia conclusa: «Che fortuna questi ragazzi, premiati da chi ha vinto molto di più dei loro miti attuali», dice Laura Otelli. Il Gran Premio Bresciaoggi unisce le generazioni.

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