Il sogno? Organizzare il tricolore professionisti

Nizzolo tricolore a Darfo 2016
Nizzolo tricolore a Darfo 2016
Nizzolo tricolore a Darfo 2016
Nizzolo tricolore a Darfo 2016

Più di 50 anni di presenza nel ciclismo che conta e con tanta voglia di proseguire: l’As Boario retta dall’ex corridore Ezio Maffi anche nel 2022 potrebbe griffare l’edizione di uno o più campionati italiani. Il diretto interessato sull’argomento ha la bocca cucita per ovvi motivi: è ancora troppo presto per cantar vittoria, anche se i passi necessari per spuntarla dovrebbero essere già stati compiuti o è solo questione di giorni per farlo. D’altronde Darfo Boario Terme, dagli anni ’60 al 2021, è stata sede di numerosi eventi di prestigio organizzati sempre con grande professionalità. A portare il grande ciclismo nella città termale è stato Augusto Maffi, apprezzato giudice di gara con i vari Giovanni Bonecchi, Carlo Brognoli, Giovanni Zerbio and company, presidente della Toro Assicurazioni, nelle cui fila hanno militato Paolo Richini e il figlio Ezio. Giro d’Italia, Settimana Bergamasca e Lombarda, 3 Tre Internazionale Bresciana, premondiale dilettanti, campionato italiano amatori, Ruota d’Oro, Brixia Tour hanno fatto da preludio all’incredibile serie di manifestazioni prestigiose organizzate da Ezio Maffi e dai suoi valenti collaboratori. Proprio l’ex corridore ha preso da papà Augusto la passione per questo sport e come lui ha portato in Vallecamonica ben 18 tricolori esordienti e allievi; 2 campionati italiani professionisti; 3 juniores maschili e femminili; un elite femminile; 7 campionati europei di mountain bike; una trentina di tricolori di handbike. Il sogno? Griffare il tricolore professionisti dopo le edizioni 2016 e 2018 vinte da Giacomo Nizzolo e da Elia Viviani. Ma sarebbero ben accetti anche i tricolori giovanili che tanto successo ottennero a Darfo Boario Terme quando si volsero tra il 2013 e il 2015: due successoni. In attesa della comunicazione dell’Fci a Darfo Boario Terme hanno già innestato il turbo per non farsi trovare impreparati. Per la città termale, per l’As Boario, per il ciclismo bresciano sarebbe un altro evento prestigioso destinato a raccogliere unanimi consensi: da queste parti nulla viene lasciato al caso, la storia lo dimostra e questo lo sa benissimo anche chi ricopre cariche importanti all’interno della Federazione italiana ciclismo. A.Mas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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