atletica

Jacobs, un tricolore stinto «Non merito la sufficienza»

di Alessandro Gatta
La falcata di  Jacobs durante la finale degli Assoluti FOTO FEDERATLETICA
La falcata di Jacobs durante la finale degli Assoluti FOTO FEDERATLETICA
La falcata di  Jacobs durante la finale degli Assoluti FOTO FEDERATLETICA
La falcata di Jacobs durante la finale degli Assoluti FOTO FEDERATLETICA

Come l’anno scorso, Marcell Jacobs è campione italiano dei 60 metri indoor: con lo stesso crono del 2021, 6”55, ma con qualche rammarico in più dopo la partenza sprint di questa stagione. «Se dovessi darmi un voto, non mi assegnerei la sufficienza - le parole del campione olimpico nel post-gara -. Certo era importante essere qui e sono contento del titolo, ma ammetto di non aver trovato lo spunto giusto. Ma se vuol essere il re fuori, devi esserlo anche a casa. Grazie Ancona: atmosfera ed emozioni indescrivibili». Agli Assoluti indoor lo sprinter gardesano delle Fiamme Oro ha corso la batteria in 6”57: dietro il vuoto, con i 6”78 di Francesco Sansovini (Olimpus San Marino, oltre a Jacobs l’unico qualificato per la finale nella batteria 3) e i 6”79 di Matteo Melluzzi. Più complicata la finale: l’ha chiusa in 6”55, ma con una partenza più macchinosa tanto che Giovanni Galbieri (Aeronautica) gli è stato davanti per almeno 30 metri, prima di chiudere secondo in 6”62. A completare il podio Antonio Moro (As Delogu Nuoro), terzo in 6”70: non ha corso la finale invece Chituru Ali, secondo in 6”74 nella sua batteria dietro a Moro (6”68) ma costretto al ritiro per un risentimento muscolare. Subito fuori Andrei Zlatan, che si era qualificato con 6”77 in semifinale ma si è beccato un cartellino rosso causa clamorosa falsa partenza (prima ancora dello sparo). Così l’ordine d’arrivo definitivo: Jacobs è campione italiano per il secondo anno di fila, argento a Galbieri e bronzo a Moro: quarto Federico Guglielmi (6”75), seguono Marco Ricci (6”79) e Francesco Sansovini (6”90). È festa grande: baci e abbracci con il coach Paolo Camossi e l’amico Gianmarco Tamberi, e poi autografi e selfie a volontà con i tantissimi fan del Palaindoor di Ancona: «Ho meno di un mese per arrivare al massimo – ha detto ancora Jacobs: il riferimento è ai Mondiali indoor di Belgrado, con tre turni sui 60 metri il 19 marzo – e l’obiettivo sarà battere me stesso e tenere quanti più avversari dietro di me. Stavolta ho provato a correre senza pensare al tempo, altrimenti non è detto che ti faccia correre sciolto. Ora lavoriamo per Belgrado, anche in palestra. Spero di correre mercoledì a Madrid, poi ho in mente un’altra tappa a Belgrado prima dei Mondiali». La sua iscrizione non è ancora stata ufficializzata, ma fosse così a Madrid (tappa Gold del World Indoor Tour) in pista ritroverà gli americani Elijah Hall e Mike Rodgers, il francese Jimmy Vicaut, il ceco Jan Volko. Tutti già battuti quest’anno: 8 vittorie in 8 gare, batterie comprese, e l’oro agli Assoluti che si somma ai super-tempi dei meeting di Berlino (6”51), Lodz (6”49) e Liévin (6”50). Anche ieri è stata una bella pagina di sport: la 22enne Zaynab Dosso, che già aveva eguagliato il record italiano di Marisa Masullo imbattuto dal 1983, ha vinto il titolo nei 60 metri con 7”16, nuovo primato italiano in solitaria. «Lei sì che ha corso da 10!», il commento di Jacobs. Grandi soddisfazioni per l’atletica bresciana: titolo italiano per Nesim Amsellek (San Rocchino) sui 1500 metri, corsi in 3’39”87, e Christian Falocchi (Fiamme Oro) con 2 metri e 21 nell’alto. Sui 60 ostacoli tra gli uomini argento a Hassane Fofana (Fiamme Oro) e tra le donne bronzo a Elena Carraro (Atletica Brescia Metallurgica San Marco). •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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