L’An Brescia a caccia di risposte e certezze

di Fabrizio Vertua
Il tecnico Alessandro Bovo
Il tecnico Alessandro Bovo
Il tecnico Alessandro Bovo
Il tecnico Alessandro Bovo

Trasferta decisamente insidiosa, questo pomeriggio, per l’An Brescia. Che alle 15 entrerà nella vasca della Zanelli di Savona per affrontare la Rari Nantes nella gara valida per l’ottava di ritorno del campionato di A1. Umori opposti per le due formazioni, entrambe reduci dai rispettivi impegni europei. Nero quello in casa bresciana: dopo aver dilapidato nell’ultimo tempo ben quattro reti di vantaggio sull’Osc Budapest, nella capitale ungherese, i biancazzurri si sono dovuti acconentare del pareggio. Presciutti e compagni, soprattutto, sono stati costretti a cedere il primato al Novi Beograd, a pari punti in classifica nel girone di Champions League ma forte dello scontro diretto vinto a Belgrado. Grande amarezza e delusione, quindi, per un risultato che rischia di compromettere la corsa al primo posto del girone che resta comunque ancora apertissima. Sul fronte opposto i liguri hanno il morale alle stelle dopo la conquista della finale di Euro Cup nel derby italiano contro la Pallanuoto Trieste. Eroe a sorpresa, nell’ultima azione della gara, il portiere Nicosia, improvvisatosi goleador, che ha segnato la marcatura che ha deciso la sfida tricolore. Da un lato un’An Brescia che, dopo aver dominato tre tempi, può solamente recriminare contro sé stessa; dall’altro una Rari carica a mille per essere rientrata ufficialmente nella pallanuoto che conta. E se le vicissitudini di coppa sono ormai il passato prossimo, nel presente i ragazzi di Alessandro Bovo devono trasformare la frustrazione per il mezzo passo falso di Budapest in rabbia agonistica, per tenere testa e domare un avversario temibile. Perché anche se in termini di classifica il secondo posto in campionato non è certo in discussione, l’An Brescia ha comunque il dovere di ritrovarsi e ritrovare quella concentrazione e quel cinismo che l’hanno caratterizzata per lunghi tratti di questa stagione. Savona rappresenta il perfetto banco di prova, dall’alto di un gruppo che può contare sul giusto mix tra senatori e giovani emergenti: dall’esperienza dei vari Nicosia, Bruni, Campopiano, Guidi e Lanzoni, si passa alla freschezza delle promesse Pathchalev, Giovannetti e Rocchi. «Ci attende una sfida durissima, contro una squadra molto ben organizzata e allenata, che può contare su giovani di qualità che hanno grande voglia di emergere - osserva il bomber dell’An Brescia Stefano Luongo -. Saranno molto carichi nonostante le energie spese con Trieste, questi risultati ingigantiscono l’entusiasmo all’interno del gruppo. Ma noi dobbiamo guardarci innanzitutto da noi stessi: siamo i nostri peggiori nemici. Il blackout di martedì a Budapest è un chiaro segnale che non possiamo mai abbassare la guardia, si tratta di lavorare sulla nostra tenuta mentale e psicologica per compiere il passo che ci manca per diventare una vera, grande squadra».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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