L’Italia «prepensiona» Cassani: Martinelli in pole per guidare gli azzurri

di Angiolino Massolini
Giuseppe Martinelli, 66 anni, con Vincenzo Nibali, 36, dopo il trionfo del campione siciliano al Giro d’Italia del 2016: uno dei tanti successi del rovatese Marco Velo, 47 anni: è uno dei collaboratori del ct azzurro Cassani
Giuseppe Martinelli, 66 anni, con Vincenzo Nibali, 36, dopo il trionfo del campione siciliano al Giro d’Italia del 2016: uno dei tanti successi del rovatese Marco Velo, 47 anni: è uno dei collaboratori del ct azzurro Cassani
Giuseppe Martinelli, 66 anni, con Vincenzo Nibali, 36, dopo il trionfo del campione siciliano al Giro d’Italia del 2016: uno dei tanti successi del rovatese Marco Velo, 47 anni: è uno dei collaboratori del ct azzurro Cassani
Giuseppe Martinelli, 66 anni, con Vincenzo Nibali, 36, dopo il trionfo del campione siciliano al Giro d’Italia del 2016: uno dei tanti successi del rovatese Marco Velo, 47 anni: è uno dei collaboratori del ct azzurro Cassani

«Parlerò non appena sarò tornato in Italia»: questa la dichiarazione resa da Davide Cassani pochi minuti prima di salire sull’aereo che da Tokyo l’avrebbe riportato nel nostro Paese. Che l’ex professionista romagnolo fosse da tempo messo quasi ai margini del settore tecnico delle Nazionali azzurre era noto, ma che dovesse fare ritorno in Italia con tutte le gare del programma su pista da disputare ai Giochi di Tokyo, nessuno l’aveva previsto. Forse nemmeno lui. Invece molto probabilmente questo suo rientro anticipato è destinato a certificare il divorzio tra lui e la Federciclismo, che, da quando è stato eletto alla presidenza Cordiano Dagnoni, si è data e si sta dando una nuova struttura tecnica. L’investitura di Roberto Amadio a direttore generale del delicato settore ha di fatto tolto a Cassani il ruolo che ricopriva dal mese di gennaio 2014: coordinatore di tutte le nazionali. Invece da qualche tempo, quando vengono convocati per stage o manifestazioni, gli azzurri si fa sempre riferimento alle disposizioni del nuovo direttore generale. Cassani, per alcuni anni compagno di squadra e di camera del bresciano Roberto Visentini (vincitore del Giro 1986) alla Carrera, negli ultimi tempi è stato relegato a ruolo di commissario tecnico della Nazionale su strada e nulla di più: primo passo verso il definitivo allontanamento. Il presidente federale Dagnoni, a questo proposito, ribadisce tutta la sua stima per il commissario tecnico, che rimarrà in carica fino al 30 settembre, salvo clamorose decisioni al momento solamente chiacchierate. Evidentemente il flop degli azzurri nella corsa in linea su strada ha ulteriormente aggravato la posizione del tecnico romagnolo, già opinionista Rai e grande ambasciatore del ciclismo nazionale. Ovviamente, se cadrà la sua testa, lo seguirà a ruota anche quella di Marco Velo, bresciano doc, da anni suo vice e consigliere e soprattutto l’uomo più fidato con il quale confrontarsi su ogni argomento. Se come pare ormai certo a Cassani non verrà rinnovato l’incarico, tra coloro i quali potrebbero sostituirlo si fanno i nomi del lodettese Giuseppe Martinelli, Davide Bramati, Roberto Damiani. Ma tra i candidati c’è pure Gianni Bugno. Il ruolo del nuovo Ct cambierà sostanzialmente: non sarà più a tempo pieno, bensì regolarmente incaricato di volta in volta per le competizioni titolate. Un cambio di marcia non indifferente, che sicuramente potrebbe permettere al nostro Martinelli di salire sull’ammiraglia azzurra. Ruolo a lui gradito proprio perché gli permetterebbe di essere sempre al posto di comando dell’Astana, come da lui stesso prospettato qualche tempo fa. Per Bresciabici sarebbe un colpo notevole avere il commissario tecnico. Anche se spiace per Velo, ex corridore diretto proprio dal Peppo di Rovato alla Mercatone Uno di Marco Pantani, che al limite potrebbe pure ripescarlo per un tandem tutto bresciano che potrebbe riportare l’Italia a primeggiare come non accade da troppo tempo, ormai. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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