La felicità di Magro: «Successo che vale dopo una battaglia»

di Alberto Banzola
Determinante:  Michael Cobbins all’attacco del canestro, fattore vincente nel rush finale AGENZIA FOTOLIVE/Simone VeneziaVertici del club: Graziella Bragaglio con Mauro Ferrari in tribuna FOTOLIVE
Determinante: Michael Cobbins all’attacco del canestro, fattore vincente nel rush finale AGENZIA FOTOLIVE/Simone VeneziaVertici del club: Graziella Bragaglio con Mauro Ferrari in tribuna FOTOLIVE
Determinante:  Michael Cobbins all’attacco del canestro, fattore vincente nel rush finale AGENZIA FOTOLIVE/Simone VeneziaVertici del club: Graziella Bragaglio con Mauro Ferrari in tribuna FOTOLIVE
Determinante: Michael Cobbins all’attacco del canestro, fattore vincente nel rush finale AGENZIA FOTOLIVE/Simone VeneziaVertici del club: Graziella Bragaglio con Mauro Ferrari in tribuna FOTOLIVE

Sono 5: non solo vittorie consecutive, ma splendide perle da collezionare. Coach Alessandro Magro pesca il successo più difficile e meritato contro una Sassari mai doma, capace di mettere in difficoltà la Germani per tutti i 40’. C’era da aspettarselo che non sarebbe andata come nelle 4 partite precedenti, e anche per questo l’allenatore della Germani è molto soddisfatto: «Abbiamo vinto una partita complicata e difficile - racconta Magro - come ci immaginavamo alla vigilia, per via delle energie fisiche spese in questa settimana, contro una squadra estremamente in forma e che gioca una grande pallacanestro». Due punti che ne valgono molti di più: non tanto per una classifica che strizza sempre più l’occhio a Brescia, ma soprattutto perché contro una diretta concorrente, Brescia è già sul 2-0. «Questa vittoria vale molto, indubbiamente: non eravamo abituati a giocare e vincere gare punto a punto e ci siamo riusciti». E se la Germani solitamente faceva il vuoto nei primi 20’, ieri sera il primo tempo è stato terribilmente complicato. «Inizio difficile, perché non siamo riusciti ad esprimere le energie delle altre partite. Avere Gabriel fuori per due falli è stato un problema: non ho voluto rischiarlo, sapendo quanto Bendzius sia a bravo a lucrare in queste situazioni». Così l’americano è rientrato carico dopo l’intervallo lungo. «Avevamo abituato tutti a vincere con vantaggi importanti all’intervallo. Ieri c’è stata una partita bellissima da vedere e meno da allenare. Ma i ragazzi hanno dimostrato lo spirito di abnegazione che li distingue». Dopo quelli di Luca Banchi, Magro prende anche i complimenti di Piero Bucchi. Ma più in generale tutto il basket italiano si è accorto di come stia giocando bene la Germani. «I complimenti fanno piacere: e se tutti dicono quella cosa, vuol dire che c’è. Dobbiamo imparare a gestire questo genere di situazione e non pensare che siamo una squadra sopra le altre». Adesso viene l’aspetto più difficile: restare coi piedi per terra. «Siamo a 5 vittorie di fila: chi prepara la partita contro di noi, lo fa pensando a degli extra-sforzi che dovrà fare. Ci dobbiamo però conquistare tutto: siamo nel gruppo delle terze con merito». Vittoria importante anche perché il calendario prevede le trasferte di Venezia e Bologna, lato Fortitudo, clienti non semplici. «Era importante vincere in vista delle prossime due trasferte: dobbiamo giocare con l’elmetto, goderci il momento e continuare a lavorare». Tornando all’impresa di ieri Magro analizza le capacità degli avversari. «È tanto il rispetto che ho per Sassari: sapevo che era una gara difficile e sapevo che non saremmo riusciti a dilagare. La vera differenza con le altre partite è stata quella di vedere una squadra che non molla e lotta fino alla fine». L’ultimo pensiero di Magro è per il momento vissuto dal basket italiano: «Con le dovute precauzioni sarebbe opportuno riaprire al 100%: sennò questo gioco non è più sostenibile. Non è questione di avere l’effetto sesto uomo o meno: questo è uno sport dove ci si emoziona e facciamo emozionare. A queste condizioni, non è più possibile farlo».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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