La Germani resta nel tunnel di una crisi sempre più nera

di Alberto Banzola
Drew Crawford: semaforo rosso e quinta sconfitta di fila per Brescia SERVIZIO  FOTOLIVE CIAMILLO-CASTORIA/Andrea GilardiLuca Vitali: tutta la delusione sul volto del play della Germani BresciaChristian Burns: la stagione di Brescia diventa sempre più complicata
Drew Crawford: semaforo rosso e quinta sconfitta di fila per Brescia SERVIZIO FOTOLIVE CIAMILLO-CASTORIA/Andrea GilardiLuca Vitali: tutta la delusione sul volto del play della Germani BresciaChristian Burns: la stagione di Brescia diventa sempre più complicata
Drew Crawford: semaforo rosso e quinta sconfitta di fila per Brescia SERVIZIO  FOTOLIVE CIAMILLO-CASTORIA/Andrea GilardiLuca Vitali: tutta la delusione sul volto del play della Germani BresciaChristian Burns: la stagione di Brescia diventa sempre più complicata
Drew Crawford: semaforo rosso e quinta sconfitta di fila per Brescia SERVIZIO FOTOLIVE CIAMILLO-CASTORIA/Andrea GilardiLuca Vitali: tutta la delusione sul volto del play della Germani BresciaChristian Burns: la stagione di Brescia diventa sempre più complicata

Quinta sconfitta consecutiva per la Germani Brescia (94-87), che a Venezia cade per mano della Reyer giocando la solita partita dai due volti: un primo tempo orribile da 60 punti sul groppone e una ripresa di rincorsa. Un film già visto, con la Leonessa che si sveglia dopo la pausa lunga ma che non riesce a recuperare fino in fondo il -17 di sprofondo rosso. Nel bunker veneziano del Taliercio l’ennesimo rimpianto di una stagione che più che difficile sta diventando maledetta: il bicchiere mezzo pieno parla di una Germani comunque capace di non sfigurare su un campo tradizionalmente ostico, ma è una magra consolazione sopratutto alla luce di una classifica che si fa scivolosa. Brescia alla contesa si presenta con Chery, Kalinoski, Moss, Willis e Burns; De Raffaele risponde con Clark, Tonut, Chappell, Stone e Watt. Parte forte Venezia (6-0) con Stone e Chappell che dall’arco firmano il primo gap. Brescia è poco concentrata e precipita a -9 (16-7), con il solo Burns a lottare con Watt. Per fortuna c’è Willis, che con 2 triple di fila riporta la Germani a contatto (19-18). Brescia dimostra di essere mentalmente presente, continuando a modificare l’assetto difensivo per reggere (21-20). Risultato: alla prima sirena la Germani è sotto di 1 lunghezza (28-27), mentre in avvio di secondo parziale con Bortolani arriva anche il sorpasso (28-29). In campo ci sono le seconde linee da entrambe le parti e l’equilibrio regna sovrano (33-33). Anzi, Brescia sembra avere qualcosa in più e colpisce ripetutamente dai 6,75 con Sacchetti e Wilson (38-41). È l’ultimo vantaggio nel quarto: sul parquet torna Watt e sono dolori. Trascinata dall’ex Caserta, la squadra di De Raffaele scava un solco profondissimo, mettendo nuovamente a nudo le difficoltà difensive di una Germani che ai tiratori avversari lascia troppo spazio: in pochi minuti si passa dal -4 (46-42) al vantaggio in doppia cifra sulla seconda sirena per la Reyer (60-46), con un 12/20 dall’arco che ricorda troppo da vicino il tonfo in casa Fortitudo. Anche il rientro dagli spogliatoi non è incoraggiante. L’azione che porta la Reyer al 62-48 è la fotografia di una Germani troppo sconclusionata: la Leonessa recupera 3 rimbalzi offensivi consecutivi ma riesce a perdere palla dando il la al contropiede avversario. Blackout totale e Venezia a +17 (65-48). Partita finita? Nemmeno per sogno. Brescia in difesa chiude i varchi di ingresso e con Parrillo in campo comincia lentamente a risalire. Poi i primi segnali di vita diventano un crescendo inarrestabile, con tanto di fallo tecnico per proteste chiamato a coach De Raffaele. Arriva a –4 la Germani (67-63), ma la chiusura di quarto è per i padroni di casa che alla terza sirena si ritrovano sul +7 (70-63). Gli ultimi 10’ sono di pura rincorsa, ma senza mai riuscire a rientrare fino in fondo. Due volte la squadra di Buscaglia mette paura ai veneti - 76-71 sull’asse Vitali-Wilson e 87-80 con Kalinoski e Crawford a mettere assieme l’ultimo parziale importante – sbagliando però troppo ai liberi. L’ultima chance vera arriva a 100” dalla fine: sull’89-83 Brescia strappa palla a Watt ma in attacco arriva lo sfondamento di Crawford su De Nicolao. Fine delle illusioni e titoli di coda sulla quinta sconfitta di fila.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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