EUROPEI

Le Fate e la freccia azzurra: Monaco la città del destino per le ginnaste e per Jacobs

di Folco Donati
Alle atlete di Casella i complimenti del doppio oro di Tokyo: l’incontro a Casa Italia. Oggi in pedana per il concorso a squadre: l’obiettivo è il trono d’Europa. Il 16 le semifinali dei 100 per il velocista di Desenzano
Le Fate azzurre con il bicampione di Tokyo Marcell Jacobs: un ideale passaggio di consegne in vista dell’inizio lunedì degli Europei di atletica FOTO FERRARO
Le Fate azzurre con il bicampione di Tokyo Marcell Jacobs: un ideale passaggio di consegne in vista dell’inizio lunedì degli Europei di atletica FOTO FERRARO
Ginnastica artistica, pronte a tornare in pedana con un tifoso in più: Marcell Jacob

Smaltita la sbornia, moderata e di breve durata, dopo il doppio trionfo dell’altra sera, le azzurre della ginnastica artistica sono pronte a tornare in pedana con un tifoso in più: Marcell Jacobs, a Monaco per gli Europei di atletica leggera, che per lui inizieranno il 16 con le semifinali dei 100 metri, e passato giovedì sera da Casa Italia per un saluto alle Fate azzurre.
Questo pomeriggio, con inizio alle ore 14, nella «Olympiahalle» di Monaco di Baviera saranno assegnate le medaglie per il concorso a squadre, competizione nella quale il team italiano parte con i chiari favori del pronostico. Chiusa la gara di qualificazione al primo posto con 3 punti abbondanti di margine sulla Gran Bretagna e 5 sulla Francia, la neo campionessa continentale dell’All Around Asia D’Amato e le altre brixiane non possono che puntare al bersaglio grosso, consapevoli tuttavia che non sarà assolutamente una passeggiata.

Enrico Casella, il direttore tecnico delle azzurre, torna per un attimo sulla straordinaria gara di giovedì sera, prima di anticipare i temi della prova a squadre. «Una gara che ovviamente ci dà molta fiducia - spiega il coach bresciano -. Abbiamo dimostrato, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, di essere una squadra vera, molto compatta e molto forte. Tante esecuzioni di altissimo livello che ci hanno permesso di ribadire quella leadership che gli addetti ai lavori ci assegnavano teoricamente alla vigilia, ma che solo le pedane possono certificare. Sono felicissimo per Asia D’Amato, ma il terzo posto di Martina Maggio, colto nonostante una caduta, sta a testimoniare che razza di ginnastica siamo stati capaci di fare. Alice D’Amato, Giorgia Villa e anche la debuttante Angela Andreoli sono state fantastiche e le rivedremo, oltre che nella gara a squadre, anche nelle finali di specialità».

Intanto ci si gioca il titolo a squadre, che sarebbe la super ciliegina su una torta che si annuncia gustosissima per l’Italia. «La prova per nazioni di questo pomeriggio non sarà affatto facile da affrontare. Dovremo essere bravi a cancellare dalla mente le grandi prove offerte l’altra sera, resettare la mente, mettere in stand-by le emozioni e affrontare la gara come se quella di giovedì sera non fosse mai stata fatta. Nella ginnastica, soprattutto quando si riparte da zero, come in questo caso, non si possono fare calcoli. Si va sull’attrezzo per fare il meglio possibile e solo alla fine si tirano le somme. Detto questo, l’ambiente è molto carico, le vittorie e le medaglie aiutano ad acquisire la giusta mentalità. Il resto lo fanno il talento, la maturità e l’esperienza, tutti fattori che nelle nostre ginnaste non mancano di certo. L’avversaria principale sarà la Gran Bretagna, che nella gara di qualifica ha lasciato qualcosa per strada e quindi in finale potrebbe darci veramente fastidio».

Alla luce della gara di qualificazione e del fatto che alla finale accederanno solo tre ginnaste per attrezzo e che non sarà possibile scartare punteggi, è molto probabile che Enrico Casella si affidi il più possibile alle più esperte del gruppo, con l’esordiente sedicenne bresciana, Angela Andreoli, eventualmente impegnata solo al corpo libero. L’ItalGym inizierà la competizione di finale partendo dal volteggio, nello stesso gruppo con la temuta Gran Bretagna, che quindi sarà marcata strettissima. Le altre finaliste sono la Francia, che ha chiuso con il terzo punteggio (159.131) alle spalle dell’Italia (165.162) e della già citata Gran Bretagna (162.129). Più indietro tutte le altre: Germania (158.730), Belgio (155.663), Olanda (153.496), Ungheria (153.496) e Spagna (152.864).•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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