Mangraviti e
Papetti, una
difesa a benzina verde

di Alessandro Maffessoli
Massimiliano Mangraviti, 22 anni:  6 presenze e 2 gol in stagioneAndrea Papetti, 18 anni compiuti lo scorso 3 luglio: due giorni dopo ha segnato il suo primo gol in Serie A
Massimiliano Mangraviti, 22 anni: 6 presenze e 2 gol in stagioneAndrea Papetti, 18 anni compiuti lo scorso 3 luglio: due giorni dopo ha segnato il suo primo gol in Serie A
Massimiliano Mangraviti, 22 anni:  6 presenze e 2 gol in stagioneAndrea Papetti, 18 anni compiuti lo scorso 3 luglio: due giorni dopo ha segnato il suo primo gol in Serie A
Massimiliano Mangraviti, 22 anni: 6 presenze e 2 gol in stagioneAndrea Papetti, 18 anni compiuti lo scorso 3 luglio: due giorni dopo ha segnato il suo primo gol in Serie A

Massimiliano Mangraviti e Andrea Papetti. Ecco gli ultimi nomi lanciati dalla rinnovata «cantera» bresciana. Una coppia di centrali difensivi di assoluta affidabilità, passati dal ruolo di baby promesse a certezze nella prima squadra di Diego Lopez. Allargando ancor più una scuola biancazzurra che in passato aveva regalato, in primis, grandi registi e uomini d’ordine del centrocampo, e poi ottimi portieri. È UN TANDEM giovane ma al tempo stesso maturo quello proposto dal tecnico uruguaiano, che già durante l’esperienza in Serie A aveva avuto modo di testare le qualità dei due baby. Mangraviti (nato il 24 gennaio 1998) era stato il primo dei due a esordire nella massima serie, dopo essere rientrato dai prestiti in C con Pro Piacenza e Gozzano. Il 29 ottobre 2019 il franciacortino aveva debuttato al «Rigamonti», al fianco di Cistana e Gastaldello, in occasione della gara persa di misura contro l’Inter, lanciato da Eugenio Corini. Al termine della stagione saranno 13 le presenze nel massimo campionato. Tutta esperienza acquisita per affrontare questa nuova difficile avventura in B da assoluto protagonista. I numeri di questo inizio di stagione non lasciano dubbi a riguardo, rispolverando un Mangraviti in versione goleador. Secondo in questo particolare avvio al solo Florian Ayé. L’attaccante francese è andato a bersaglio in tre occasioni, una in più del franciacortino che ha timbrato il cartellino nel doppio impegno ravvicinato a Mompiano: prima in Coppa Italia contro il Perugia, poi in campionato contro l’Entella. Uno sfizio, quella del gol, che Papetti (classe 2002) si era tolto addirittura in Serie A. Dopo aver debuttato il 9 marzo scorso nella trasferta contro il Sassuolo (l’ultima gara prima del lungo lockdown), il centrale originario di Cernusco sul Naviglio è diventato inamovibile nello scacchiere dell’allenatore uruguaiano. Per grinta, qualità tecniche e, cosa non di poco conto, personalità. La stessa che aveva segnato e contraddistinto il passaggio di Tonali in biancazzurro. E che lo ha portato, partita dopo partita, a scalare le gerarchie nella rosa bresciana. Alla quinta da titolare in A Papetti è andato a segno in una gara tutt’altro che banale contro il Verona lo scorso 5 luglio. Riscattando l’amarezza del derby perso all’andata, regalando qualche timida speranza di salvezza ai biancazzurri. E facendosi il più bel regalo per il suo diciottesimo compleanno, festeggiato solo due giorni prima. IL BRESCIA del futuro è nelle loro mani. Per provare a ripercorrere il cammino di due anni fa, culminato con la vittoria del campionato e la promozione in A. In quella squadra la stellina difensiva in rampa di lancio si chiamava Andrea Cistana (’97), talento riuscito ad arrivare fino alla nazionale maggiore. A loro potrebbe presto aggiungersi anche Nicolò Verzeni, bergamasco di Clusone nato il 6 febbraio 2002, terzino destro di ruolo. Prelevato in estate dall’Inter, ha già debuttato tra i grandi in Coppa Italia. Nel mirino c’è la B. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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