Nadia Fanchini cerca consolazione sulla pista amica

di Angiolino Massolini
Nadia Fanchini, 31 anni: l’8 marzo 2008 fu terza a Crans Montana, la località svizzera dove si corre oggi
Nadia Fanchini, 31 anni: l’8 marzo 2008 fu terza a Crans Montana, la località svizzera dove si corre oggi
Nadia Fanchini, 31 anni: l’8 marzo 2008 fu terza a Crans Montana, la località svizzera dove si corre oggi
Nadia Fanchini, 31 anni: l’8 marzo 2008 fu terza a Crans Montana, la località svizzera dove si corre oggi

Per la seconda volta di scena a Crans Montana in Svizzera, a 10 anni di distanza dalla prima presenza. Nadia Fanchini sarà al via del supergigante di Coppa del Mondo, in programma questa mattina sulla pista Mont Lacheaux, il cui inizio è fissato per le ore 10,30. La gara di oggi non si disputerà però sulla stessa pista di 10 anni fa, dove Nikky seppe fornire una prova superlativa. Conquistò infatti il terzo podio in Coppa, dopo quello ottenuto il primo dicembre 2006 a Lake Louise e al Sestriere il 9 febbraio 2008. L’8 marzo di 10 anni fa celebrò la festa della donna con il terzo posto, alle spalle dell’americana Lindsey Vonn e dell’austriaca Renate Goetschel: 2 fuoriclasse. Anche allora, come in questa stagione, era reduce da un infortunio, occorsole il 24 febbraio 2007 nel gigante di Sierra Nevada, in Spagna, che la costrinse a operarsi per la rottura del crociato destro. Nadia Fanchini rientrò a Cortina il 20 gennaio 2008 e nei mesi seguenti centrò 2 podi. Dolci ricordi per Nadia-jet, tornata a sciare da circa 4 mesi dopo il devastante infortunio nelle prove della discesa di Altenmarkt Zauchensee il 15 gennaio 2017, che le procurò la frattura dell’omero destro e altre micro-fratture su tutto il corpo. ANCHE STAVOLTA, poco dopo il rientro, ha centrato il terzo posto nella discesa libera di Bad Kleinckirchhein, nel giorno della storica tripletta azzurra con Sofia Goggia e Federica Brignone sui primi 2 gradini del podio. Chissà che i corsi e ricorsi storici le regalino un’altra gioia. Dal suo ritorno dai Giochi di PyeongChang, dove è caduta nella discesa libera olimpica, non si è allenata molto. Si è infatti sottoposta ad alcune sedute di fisioterapia per smaltire le botte: «Sono andata alla Kinetik, dopo essermi sottoposta a controllo clinico dal dottor Giacomo Stefani. Posso dire di avere recuperato abbastanza bene, ma l’Olimpiade in Corea mi ha lasciato l’amaro in bocca». L’amaro, per l’azzurra di Montecampione, è soprattutto a livello psicologico: «Al momento della caduta stavo sciando bene, ero in lizza per la conquista di un piazzamento di prestigio. Non esagero se affermo che il terzo posto era alla mia portata. O comunque un piazzamento molto vicino al bronzo». Adesso è tempo di guardare avanti. Prima della conclusione della stagione ci saranno ancora alcuni appuntamenti da affrontare con il solito cipiglio: «A questo punto ci vorrebbe un pizzico di fortuna - sospira -. Crans Montana 10 anni fa mi regalò una grande soddisfazione, chissà non possa ripetermi». Nadia Fanchini partirà per decima: buon pettorale considerate le forti nevicate dei giorni scorsi. Il cancelletto di partenza sarà posto a quota 2.116, l’arrivo a 1.545 con 545 metri di dislivello e 2.045 di gara. Il via alle 10,30. Nel parterre a spingerla i familiari, proprio come 10 anni fa… • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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