Nadia Fanchini
«Tornerò più
forte di prima»

di Angiolino Massolini
Nadia Fanchini va oltre la mancata partecipazione iridata a Saint Moritz: al lavoro per rinascere
Nadia Fanchini va oltre la mancata partecipazione iridata a Saint Moritz: al lavoro per rinascere
Fanchini alla finestra

Sul divano di casa davanti al televisore per assistere al supergigante iridato di Saint Moritz in Svizzera dove avrebbe sicuramente lottato per un piazzamento di prestigio: Nadia Fanchini costretta allo stop per la caduta occorsagli il 15 gennaio nella prova cronometrata della discesa libera di Altenmarkt Zauchensee, ha seguito con rabbia e rammarico la gara che ha aperto i campionati del mondo con la vittoria a sorpresa di Nicole Schmidhofer, che ha preceduto di 33 centesimi la liechtensteinese Tina Wierather. Sul podio al terzo posto la svizzera e padrona di casa Lara Gut, terza a 36 centesimi. Fuori una delle grandi favorite, l’americana Lindsey Vonn, che ha saltato una porta. E niente medaglia per le azzurre: la migliore, Elena Curtoni, si è piazzata quinta a 55 centesimi; nella top ten anche Federica Brignone, ottava (a 84 millesimi), e Sofia Goggia, soltanto decima a 91 centesimi. Più indietro Francesca Marsaglia, diciassettesima.

PER LA TERZA volta in carriera Nadia Fanchini è rientrata ai box a pochi giorni di un evento titolato. La prima volta il 31 gennaio 2010 quando cadde proprio nel supergigante di Saint Moritz a una settimana dalle Olimpiadi di Vancouver in Canada. La seconda il 22 gennaio a Cortina D’Ampezzo mentre stava affrontando lo schuss finale della discesa libera come apripista a pochi giorni dal Mondiale di Garmisch Partenkirchen.

Nadia Fanchini ha partecipato a cinque edizione dei mondiali: la prima a Santa Caterina Valfurva 2005 dove concluse quarta in supergigante; la seconda a Are 2007 dove si piazzò tredicesima in libera; la terza a Val d’Isere 2009 con la conquista della medaglia di bronzo in libera dopo essere stata nona in supergigante; la quarta a Schladming 2013 dove salì sul secondo gradino del podio; la quinta a Vail-Beaver Creek con il dodicesimo posto in superG. Ruolino di marcia iridato che potrà aggiornare tra due anni quando si gareggerà nuovamente a Are in Svezia e nel 2021 a Cortina D’Ampezzo.

Intanto Nadia deve pensare a guarire: l’altro giorno si è recata alla clinica Città di Brescia per farsi togliere i punti coi quali Adolfo Vigasio ha suturato la vasta ferita dell’omero destro. Da qualche giorno ha iniziato la riabilitazione alla Kinetik dove gli ex corridori Filippo Pietta e Paolo Richini la stanno seguendo con professionalità e disponibilità. «Ma intanto sono bloccata a casa anziché essere a Saint Moritz per giocarmi le mie carte in supergigante. Sono amareggiata - dice Nadia - perché riponevo molte speranze in questo appuntamento, al quale mi ero avvicinata nel miglior modo possibile prima di cadere a Altenmarkt Zauchensee. Ero in netto crescendo di forma e pronta a dare la caccia alla mia terza medaglia iridata. Peccato per quella caduta che mi ha tarpato le ali mentre stavo avvicinandomi alla grande al Mondiale».

Cinque partecipazioni al Mondiale con la conquista di due podi e uno mancato per pochissimi centesimi: Nadia ha un conto in sospeso con la rassegna iridata. «Sicuramente. Non vedo l’ora di ripartire per programmare le prossime stagioni. Non mi pongo però obiettivi particolari: preferisco guarire perfettamente prima di rimettermi al cancelletto di partenza. Se ho paura? Assolutamente no. Purtroppo nello sci alpino l’infortunio è dietro ogni curva, dietro ogni porta e dobbiamo tenerne conto. Spero sia però l’ultimo perché credo di aver già pagato pesantissimo dazio. Sono però convinta di poter tornare alle gare con la grinta di sempre. Se non avessi questa spinta non potrei fare questo lavoro. Vado avanti con la certezza di recuperare la perfetta deambulazione dell’arto infortunato. Intanto tiferò per le azzurre, per mia sorella Elena soprattutto che domenica prossima sarà al via della discesa libera. Sta sciando alla grande, sono convinta possa ottenere un grosso risultato».

In attesa che si ricostituisca la premiata ditta, è tempo di puntare sulla più grande delle campionesse di Montecampione. Negli allenamenti sostenuti a Sarentino Elena ha avuto riscontri cronometrici importanti e pare abbia risolto il problema degli sci. Cancellata la prima prova cronometrata per la fitta nevicata, sarà al cancelletto di partenza per la seconda domani.

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