Nella «notte degli
Oscar» ci sarà
un magico tris

di Alessandro Maffessoli

Una nuova pagina di storia arricchita da impegno, passione e vittorie. L'Oscar dello sport bresciano si prepara a vivere l'edizione numero 42 di un appuntamento creato per «fare da contenitore alle eccellenze espresse dal mondo sportivo». La miglior definizione per rappresentare un evento che racchiude sogni e aspirazioni di tutti gli sportivi bresciani, scelta «ad hoc» dal professor Ugo Ranzetti, deus ex machina. Un'edizione che riporta ad alti livelli lo sport maschile, celebrando le imprese compiute da Sonny Colbrelli (ciclismo) e Matteo Pavoni (motociclismo), mentre Alessia Populini (pallavolo) è il volto a tinte rosa che dà continuità al florido movimento femminile che lo scorso anno premiò Nadia Fanchini (sci alpino), Sofia Lodi (ginnastica ritmica) e Vanessa Ferrari (ginnastica artistica). «L'Oscar è la rappresentazione del movimento sportivo, portatore di valori sociali di livello importante e per i quali andiamo fieri» spiega Ranzetti. UNA CERIMONIA che vedrà consegnare le tre statue, tutte opere dello scultore Remo Bombardieri, agli atleti premiati con l'Oscar, mentre saranno riconosciuti, su decisione della commissione dell'Oscar dello sport bresciano, i trenta migliori atleti con la consegna di un bassorilievo raffigurante l'Oscar. Una gratifica condivisa anche con tre tecnici, altrettanti dirigenti, giudici-arbitri e vecchie glorie, e un giornalista sportivo. L'appuntamento, fissato alle 19 di venerdì 23 marzo all'Auditorium San Barnaba in città, porterà alla consegna delle «Benemerenze Coni», stelle e medaglie al merito sportivo riconosciute dal Coni nazionale a seguito dei successi degli atleti bresciani conseguiti nell'anno 2016. «Lo sport viene valutato come palestra di vita – spiegano Oreste Perri e Tiziana Gaglione, rappresentanti del Coni - e come punto di riferimento per la crescita delle nuove generazioni». Un premio speciale verrà assegnato alla società sportiva vincitrice dell'Oscar della sicurezza stradale, manifestazione giunta alla sua prima edizione grazie al coinvolgimento dell'Oscar dello sport bresciano, del Coni Point di Brescia, Prefettura, Aci e Polizia Stradale. «Un riconoscimento che si inserisce in un contesto importante – analizzano il primo cittadino di Brescia, Emilio Del Bono, e Annunziato Vardé, prefetto di Brescia -. E' giusto che le istituzioni sostengano l'Oscar dello sport bresciano per la grande importanza sociale, e sportiva, rappresentata dai valori insegnati». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti