«Per me questa è una vera liberazione E voglio continuare a lottare per lei»

Nadia Fanchini esulta dopo il quinto posto del Supergigante di Bad Kleinkirchheim
Nadia Fanchini esulta dopo il quinto posto del Supergigante di Bad Kleinkirchheim
Nadia Fanchini esulta dopo il quinto posto del Supergigante di Bad Kleinkirchheim
Nadia Fanchini esulta dopo il quinto posto del Supergigante di Bad Kleinkirchheim

Ottava prestazione di sempre in supergigante in Coppa del Mondo in uno dei giorni più duri della sua carriera: Nadia Fanchini ritorna ai vertici dello sci alpino mondiale con una prestazione di tutto rilievo e si rilancia alla grande in campo internazionale. Il segreto di questo ritorno ad alti livelli? «Non c’è nessun segreto. Da quando sono tornato a gareggiare ho cercato di impegnarmi sempre con costanza e alla fine sono riuscita a risalire la corrente». Per l’ennesima volta nel corso dell’attività che l’ha vista spesso costretta ai box... «Noi Fanchini però siamo di scorza dura e non ci fermiamo davanti a niente e nessuno. E questa è una giornata specialissima perché in pista siamo scese contemporaneamente in due: io e mia sorella Elena. La sua è stata la spinta decisiva per ottenere un gran bel risultato». Appena conclusa la gara quando ha visto sul display il riscontro cronometrico e relativo piazzamento ha alzato i pugni al cielo. «È stato un atto liberatorio, perché in questi giorni sentivo molta pressione. Continuo a lottare anche per mia sorella, me l’ha chiesto e lo faccio molto volentieri. Mi manca, ma continueremo a lottare e supereremo tutto, come abbiamo sempre fatto. La pista è difficile, ma bisogna tenere lo sci sempre puntato verso il basso e andare». Anche nella vita bisogna lasciar «correre gli sci» e continuare a lottare... «La mia famiglia l’ha capito da tanti anni. In pista puoi fare bene o male e il risultato alla fine non è che ti rovini la vita. Magari ti altera il morale, ma alla fine non produce altri effetti negativi. Quello capitato a mia sorella invece è un qualcosa di impensabile, ma insieme riusciremo ad avere partita vinta anche questa volta. Ne sono più che certa». Federica Brignone nel parterre l’ha abbracciata con grande affetto e entusiasmo. Cosa le ha detto? «Mi ha detto che la vittoria la dedicava a Elena e che ci è particolarmente vicina in questo momento. Ho apprezzato moltissimo il suo atteggiamento, come peraltro tutto il pianeta sciistico femminile. Per la mia famiglia queste sono testimonianze che ci permettono di guardare avanti con le forze centuplicate». La malattia di Elena ha emozionato il mondo intero. Occhi lucidi, abbracci, strette di mano senza soluzione di continuità hanno messo in risalto le vostre qualità morali. «Verissimo. Anche il pubblico ha ritmato il nome di Elena. Le compagne di nazionale e le altre atlete del circo bianco ci hanno fatto sentire tutto il loro calore. Lara Gut e Lindsey Vonn hanno avuto parole dolcissime per lei». Evidentemente la famiglia Fanchini ha seminato bene se raccoglie unanime solidarietà. «Credo proprio di sì. Abbiamo sempre cercato di rispettare amiche e avversarie e tutte le testimonianze d’affetto di queste ore ci stanno facendo davvero piacere».

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